Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Foto
  3. Primopiano
  4. Renzi- Camusso, quel feeling mai nato
07 maggio, 18:58 Primopiano

Renzi- Camusso, quel feeling mai nato

Il leader della CGIL sfida il Governo, senza confronto torce democrazia

© ANSA/ANSA
Mattero Renzi e Susanna Camusso al congresso del Partito socialista europeo a Roma, 1 marzo 2014 © Ansa

C'eravamo tanto odiati. L'antipatia tra Matteo Renzi e Susanna Camusso viene da lontano, ma è esplosa negli ultimi sette mesi, da quando cioè Renzi ha vinto le primarie per la segreteria del Pd sbaragliando Gianni Cuperlo, il candidato sostenuto più o meno apertamente dalla Cgil. Arrivato a via del Nazareno da nuovo leader, Renzi chiarisce subito che il rapporto tra partito e sindacato è destinato a cambiare profondamente: "In un paese civile non può bastare l'iscrizione al sindacato per fare carriera. Il sindacato deve cambiare con noi".

Camusso, già piuttosto diffidente, comincia a preoccuparsi. Quando Renzi si trasferisce a palazzo Chigi la preoccupazione diventa aperto conflitto. Del resto il nuovo premier aveva mandato in soffitta la concertazione e aveva cominciato a decidere di testa propria. Lo scontro si concentra subito sul tema sensibile del lavoro. La Camusso fa sapere che la Cgil è pronta alla mobilitazione: Renzi risponde che "se i sindacati non saranno d'accordo, ce ne faremo una ragione". Il duello a distanza continua. Si arriva al punto in cui la Camusso si ritrova dalla stessa parte della barricata del leader degli industriali Squinzi nel criticare la prima infornata di slide di Renzi. La leader della Cgil dice che Renzi "ha esordito bene sul piano dei redditi, ha invece esordito malissimo sul piano delle regole del lavoro". Il giorno prima Squinzi aveva criticato la trovata delle slide di Renzi. La replica del premier è sferzante: "La strana coppia Squinzi-Camusso si oppone? Lo ritengo un ottimo segnale che siamo sulla strada giusta". In questi ultimi giorni la tensione è andata crescendo man mano che si avvicina l'inizio del congresso della Cgil. Il duello è sul decreto lavoro e sulla riforma della pubblica amministrazione, che la Cgil non vede di buon occhio per i possibili tagli ai dipendenti pubblici: "Non sarà un sindacato a fermarci", dice Renzi al Corriere. La Camusso contrattacca e dice che con le nuove regole il governo favorisce "la precarizzazione". L'epilogo (c'è da scommettere provvisorio) al congresso di Rimini: Renzi snobba l'appuntamento e, prima volta per un segretario del Pd, non si fa vedere. Camusso contraccambia dandogli dell'antidemocratico, lui replica che la musica è cambiata. Ormai, è chiaro, la "cinghia di trasmissione" tra Pd e sindacato non gira più.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Tutte le foto

Modifica consenso Cookie