Generazione Telemaco, gli appunti e tweet a Strasburgo. Ecco il 'testamento di Ulisse'
I memo del Premier durante il suo intervento al parlamento europeo
Foto di PATRICK SEEGER
Foto Filippo Attili/Ufficio stampa Palazzo Chigi
La mappa di un discorso rivolto all'Europa in un foglio con degli appunti. Che per la generazione Telemaco potrebbe già essere battezzato come il nuovo testamento di Ulisse. A scriverlo, con una grafia ordinata incastrata tra riquadri freccette e capitoli, è stato Matteo Renzi, il rottamatore che non manda al macero i classici.
Via i dardi obsoleti, ieri il premier ha parlato a Strasburgo sferrando i suoi 'tweet'. E' così che ha intitolato i dieci punti. Tra questi, 'Selfie e noia', 'Libertà è nome femminile plurale', 'Non vi chiedo di giudicare il passato' e, appunto, 'Generazione Telemaco'. Tutte frecciate al cuore dei parlamentari dell'Unione, per rivendicare un'eredità illustre. Uno dei tanti simboli che da ieri si aggiungono al linguaggio renziano, per affrontare l'Odissea della crisi.
Sulla 'Scaletta', invece, la penna del premier ha disegnato schemi e riferimenti, in rosso, in diverse tonalità di blu e sottolineamenti al pennarello. Dalla voce 'Selfie. Oggi l'Italia è diventata il volto della noia', passando per 'Italia-Grecia' fino allo scatto di umiltà ("non voglio dare l'impressione di sottovalutare i temi economici") e anche le citazioni hi-tech su Google Map.
Appunti sintetici, scritti inizialmente tra relax in famiglia e "ufficio" in giardino qualche giorno fa, seduto al sole nel verde della sua abitazione di Pontassieve. Era uscito in giardino sistemandosi al tavolo, dove ha consultato degli incartamenti e scritto appunti rimanendo concentrato per oltre un'ora. A distrarre il Telemaco tricolore, per qualche istante, c'era solo sua moglie Agnese. E il pensiero di Penelope, mamma Europa.