Giornata della Memoria, Nei volti dei sopravvissuti, un dolore senza piu' lacrime
Il 27 gennaio del 1945, l'Armata rossa libera i sopravvissuti di Auschwitz. Milioni di ebrei furono vittime degli orrori dell'Olocausto
Il genocidio portato avanti dalla Germania nazista causò circa 15 milioni di morti in pochi anni.
La distruzione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine da Hitler mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi.
Si estese man mano a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa.
Superstiti Auschwitz: 'Terrorismo alimenta odio' - Gli atti terroristici di Parigi "stanno alimentando l'odio, stanno dando humus all'intolleranza e così si può arrivare all'estrema conseguenza. Serve più tolleranza". Per i sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti gli ultimi fatti francesi riaprono una profonda ferita, quella dell'intolleranza. Ne parlano tre superstiti dell'Olocausto, gli italiani Sami Modiano e le sorelle Tatiana e Andra Bucci, che stanno partecipando al 'Viaggio della memoria' (presenti 200 studenti), organizzato dal Ministero dell'Istruzione e dall'Unione delle comunità ebraiche. Una "missione" cominciata oggi a Cracovia e che proseguirà domani nei campi di Auschwitz e Birkenau. "L'episodio di Parigi - dice Modiano, che all'epoca dello sterminio aveva 14 anni - mi fa molto male perché quando sono uscito dall'inferno di Birkenau ho sperato che quanto ho passato non sarebbe più accaduto. Mi sbagliavo. L'odio invece continua". Secondo l'ormai 84enne, "la violenza attuale può arrivare a estremismi. Quando c'è fanatismo c'è sempre pericolo. Si sta creando odio che a sua volta creerà altro odio e intolleranza". "E' importante che i ragazzi vedano con i loro occhi i campi - prosegue l'uomo - che capiscano e facciano in modo che certe terribili esperienze non si ripetano. La nostra testimonianza la diamo a loro. Per noi è una sofferenza, stanotte ad esempio non ho dormito per il viaggio perché so cosa vedrò, ma se i ragazzi vedono non ripeteranno l'orrore. Questo è il mio augurio, la mia missione, la mia speranza". "Ho vissuto molto male gli atti terroristici di Parigi - afferma Tatiana Bucci, che uscì dal campo che aveva appena 4 anni - l'attentato a Charlie Hebdo mi è sembrato un'esecuzione. Vorrei che i moderati islamici si facessero sentire, venissero fuori e si mobilitassero". Secondo Andra, sei anni all'epoca, è terribile che ancora oggi ci siano segnali "di non voler accettare il pensiero degli altri, la diversità degli altri. Per noi il Viaggio è un'esperienza pesante, soprattutto in questo periodo che fa freddo, ci riporta a quei tempi. Ma lo si fa proprio per i giovani".