Tre vittime, tra cui una ragazzina quattordicenne: è il primo bilancio di una frana tra San Vito di Cadore e Cortina, nel bellunese. Una massa di terra e fango che si è mossa nella serata di ieri quando nella zona improvvisa si è scatenata una tempesta d'acqua. La bomba d'acqua causata da un temporale ha provocato rapide, frane e smottamenti. La più imponente, innescata dall' esondazione del torrente Ru Secco, ha fatto tracimare un bacino di contenimento, e travolto alcune automobili a San Vito. Due erano vuote, su una terza si trovava una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata salvata ma è ferita gravemente, per lui non c'è stato nulla da fare. Dopo una notte di ricerche anche con l'ausilio di fotoelettriche il corpo è stato ritrovato attorno alle 8 di questa mattina a circa un chilometro a valle da dove era stata salvata la donna. E' stato il primo cadavere a riemergere da quelle onde di melma e massi che poco dopo verso le 9 hanno restituito i corpi di una esile ragazzina, una quattordicenne non del luogo, e un'ora più tardi di un altro uomo. Il maltempo continua così a presentare il conto al Veneto.
Giusto a un anno di distanza dalla tragedia del Molinetto della Croda a Refrontolo, nel trevigiano, avvenuta il 3 agosto, dove si registrarono quattro vittime, e a poche settimane dal tornado che ha semidistrutto la Riviera del Brenta, una vittima, ora è il Cadore a piangere i suoi morti. "Ancora" il Cadore e ancora nell'area già pesantemente colpita nel 2009 con una frana che fece due morti il 19 luglio.