Il crollo del ponte, le FOTO del giorno dopo
Il capitano del Genoa Criscito: "La città è in lutto, aiuteremo le famiglie"
FOTO di LUCA ZENNARO
Da capitano del Genoa e genovese d'adozione Mimmo Criscito è ancora scosso dal tragico evento che ha colpito la sua città. Lo racconta a Sky Sport dicendo che per pura fatalità non si è trovato su quel maledetto ponte all'ora del crollo: "Sono atterrato a Genova alle 11.20 con un volo da Parigi - racconta - ho preso subito la macchina perché non avevo bagagli da ritirare, soltanto a mano. Vado a casa come al solito, poi mi chiama un amico con cui mi ero sentito prima. Mi ha chiesto dove fossi, ho risposto che mi trovavo a casa, lui mi ha detto che era appena crollato il ponte Morandi, dove ero passato poco prima. È stata una questione di minuti".
"Siamo in lutto, ma faremo qualcosa", aggiunge il capitano rossiblù che scenderà in campo in prima persona per aiutare le famiglie delle vittime: "Sono fortunato, ma altre persone no. Ogni genovese passa quel ponte quasi tutti i giorni, noi per venire al campo e altri per andare a lavorare. Ed è un peccato che nel 2018 succedano ancora queste cose. Io come capitano del Genoa sono vicino ai familiari delle vittime, ora ci stiamo allenando ma saranno due giorni di lutto. Siamo professionisti, dobbiamo farlo, ma dentro di noi c'è dolore".
Il Genoa organizzerà qualche iniziativa: "Abbiamo già parlato con gli altri e faremo qualcosa. Genova è una città bellissima, dobbiamo ripartire, essere forti e restare uniti. 30 persone non ci sono più e bisogna cercare di fare il possibile per far rivivere questa città nel migliore dei modi possibili. Io, da capitano, voglio essere d'aiuto".