Napoli rinasce lentamente con la Fase 2
Chiuso il bar Gambrinus. Protesta davanti alla sede della Regione Campania dei 'fotografi di ceromonie'
E' una ripresa molto timida quella di Napoli, dove stamattina il centro della città si presenta come quello di un giorno di pieno agosto. Molti gli esercizi commerciali che hanno preferito non riaprire visto il divieto di vendita al banco e le limitazioni nell' accesso dei clienti. Più sostenuto invece il traffico rispetto ai giorni scorsi. A Piazza Trieste e Trento è chiuso il Bar Gambrinus, che ha aderito alla protesta dei commercianti di Chiaia. Un cartello con la scritta "#Io non riapro", l'hashtag della protesta lanciata nei giorni scorsi, è affisso sulle vetrine. Nella Galleria Umberto I, popolata solo dai clochard che vi allestiscono i giacigli notturni, sono due i bar aperti, ma uno dei titolari dice sconsolato: "Così è inutile riaprire, in una giornata incasso 30 euro. Non ci pago le spese". In via Toledo, cuore commerciale della città, poche la saracinesche sollevate. A tornare in strada sono stati i "punkabbestia" con i loro cani, che occupano i marciapiedi. Anche al Corso Umberto, pochi i bar ed i locali aperti. Molti sono negozi di abbigliamento, la cui riapertura è posticipata. Ma bar e pasticcerie aperte si contano sulla dita di una mano.
Macchine fotografiche in mano e striscioni: così davanti alla sede della Regione Campania, in via Santa Lucia a Napoli, protestano i 'fotografi di cerimonie' che denunciano la grave crisi in cui si trovano per effetto del virus e l'assenza di interventi a tutela della categoria.