Usa 2020, centinaia di arresti a manifestazioni di protesta
Disordini a New York, Maricopa, Portland, Denver e Minneapolis
E' salito a diverse centinaia il bilancio degli arresti in tutti gli Usa per i disordini scoppiati durante le manifestazioni post-elettorali. I manifestanti scesi in piazza in tante città americane rappresentavano sia le fazioni pro-Trump che anti-Trump, ma è tra queste ultime che è stata registrata gran parte dei fermi. A Minneapolis, centinaia di manifestanti sono stati arrestati dopo che una marcia di protesta contro la presidenza di Donald Trump e la sua minaccia di cause legali ha bloccato il traffico sulla Interstate 94. Alla dimostrazione si sono uniti anche altri gruppi, tra cui i membri del movimento Black Lives Matter contro la polizia. A Portland, in Oregon, almeno 11 persone sono finite in manette e gli agenti hanno sequestrato fuochi d'artificio, un fucile e diversi martelli. Il governatore dello Stato, Kate Brown, ha attivato la Guardia Nazionale per contenere il rischio di violenze. A New York, invece, circa 60 manifestanti sono stati arrestati quando le proteste partite da Washington Square Park sono degenerate scatenando il caos nel West Village, a Manhattan. Quattro arresti sono stati effettuati anche Denver durante gli scontri tra i manifestanti e la polizia. Proteste sono state registrate anche a Detroit, Los Angeles, Seattle, Houston, Pittsburgh, San Diego.