E' Gesù "che ci chiama
alla comunione con Lui. Ma questa comunione nasce se noi ci
apriamo all'ascolto. Se rimaniamo sordi non si può dare questa
comunione. Ascolto significa disponibilità, docilità, tempo
dedicato al dialogo". Lo ha detto papa Francesco al Regina
Caeli. "Oggi siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover
sempre dire e fare qualcosa - ha sottolineato -. Abbiamo paura
del silenzio. Quanta fatica si fa ad ascoltarsi! Ascoltarsi fino
alla fine, lasciare che l'altro si esprima. Ascoltarsi In
famiglia, a scuola, al lavoro, persino nella Chiesa! Ma per il
Signore anzitutto occorre ascoltare". "Chiediamoci se siamo
figli dell'ascolto, se troviamo tempo per la Parola di Dio, se
diamo spazio e attenzione ai fratelli e alle sorelle - ha
esortato -. Se sappiamo ascoltare, che l'altro si esprima fino
alla fine. Chi ascolta gli altri ascolta anche il Signore, e
viceversa". Secondo il Pontefice, "se lo ascoltiamo, scopriamo
questo, che il Signore ci ama. La via per scoprire l'amore del
Signore è ascoltarlo. Allora il rapporto con Lui non sarà più
impersonale, freddo o di facciata. Gesù cerca una calda
amicizia, una confidenza, un'intimità. Vuole donarci una
conoscenza nuova e meravigliosa: quella di saperci sempre amati
da Lui e quindi mai lasciati soli a noi stessi". "Soprattutto
nelle sofferenze, nelle fatiche, nelle crisi, che sono buio: Lui
ci sostiene attraversandole con noi - ha sottolineato Francesco
-. E così, proprio nelle situazioni difficili, possiamo scoprire
di essere conosciuti e amati dal Signore. Chiediamoci allora: io
mi lascio conoscere dal Signore? Gli faccio spazio nella mia
vita, gli porto quello che vivo? E, dopo tante volte in cui ho
sperimentato la sua vicinanza, la sua compassione, la sua
tenerezza, che idea ho di Lui?". Infine, ha aggiunto il Papa,
"chi segue Cristo, che cosa fa? Va dove va Lui, sulla stessa
strada, nella stessa direzione. Va a cercare chi è perduto (cfr
Lc 15,4), si interessa di chi è lontano, prende a cuore la
situazione di chi soffre, sa piangere con chi piange, tende la
mano al prossimo, se lo carica sulle spalle". "E io? - ha
concluso introducendo la preghiera mariana - Mi lascio solo
amare da Gesù o passo dall'amarlo all'imitarlo? La Vergine Santa
ci aiuti ad ascoltare Cristo, a conoscerlo sempre di più e a
seguirlo sulla via del servizio".
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