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Cannes: Isabelle Huppert stregata dal violentatore

In 'Elle' di Paul Verhoeven ultimo film in corsa

dell'inviato Francesco Gallo

 

'Elle' di Paul Verhoeven, ultimo film in corsa in questa 69/ma edizione del Festival di Cannes non minaccia certo il Palmares. Tra thriller e commedia il film ha suscitato piu' risate che emozioni, ma alla fine anche generosi applausi che in questa edizione non sono quasi mai mancati. Basato sul romanzo 'Oh...' di Philippe Djian, di scena la storia di una businesswoman, Michèle (Isabelle Huppert), che e' brutalmente violentata nella sua abitazione da uno sconosciuto mascherato. Ma la donna sembra indistruttibile e ha anche una morale molto allargata. A capo di una importante compagnia di videogiochi, lei gestisce la sua vita in maniera rude, proprio come fa con la sua azienda e i suoi impiegati. Anche il brutale stupro nella sua casa non la tocca piu' di tanto. Butta i vestiti nel cestino, un lungo bagno caldo e si riparte. Alla fine, dopo essersi attrezzata con spray al peperoncino e un'ascia, rintraccia il violentatore e inizia con lui un gioco erotico-amoroso in una sorta di scambio che si rivelerà senza controllo.

Il regista olandese Paul Verhoeven per questo film torna dietro la macchina da presa dopo dieci anni dal suo Black Book (2006) e il primo girato in lingua francese. ''E' un personaggio straordinario - dice la Huppert vera icona del cinema francese -. Sembra che Dijan abbia pensato a me. Oltre la poca moralità il mio personaggio ha anche una sua forma di purezza. E' vero nel film c'e' violenza e humour allo stesso tempo. E' forse il ritratto di una donna che non sa davvero chi sia''. E ancora l'attrice: ''il mio personaggio e' una donna che non cede mai. E' multipla: cinica, generosa, indipendente, dipendente, ma sempre lucida. Lei non e' sentimentale, deve affrontare tutta una serie di eventi, ma non cede mai. Non si comporta mai da vittima anche se avrebbe tutti i motivi per farlo: vittima di un padre prima e poi di uno stupratore''. Infine per Verhoeven Michèle è: ''una donna che non obbedisce a nessun codice. E questa libertà fa paura, una che vive senza nessun paletto. Una donna che diventa amante del marito della sua migliore amica. Mi interessava questo personaggio per la sua liberta'. D'altronde come si fa ad alzarsi ogni mattina e cercare di vivere se non si ha almeno un po' di questo spirito''.   

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