Pechino 2022: Moioli, Brignone, Fontana le speranze azzurre
Difficile entrare nella top10 tra le nazioni, per cui servono al minimo cinque ori
La voglia è tanta, le speranze ancora di più, l'obiettivo è uno solo: fare meglio rispetto a PyeongChang 2018, quando l'Italia chiuse con dieci medaglie, tre delle quali d'oro. Più difficile entrare nella top10 tra le nazioni, per cui servono al minimo cinque ori, e utopistico pensare di battere il record di venti medaglie, che resiste da Lillehammer 1994. Le premesse però ci sono, perché la squadra è ampia (118 atleti, 46 le donne) e completa e i protagonisti di quattro anni fa sono quasi tutti pronti a riprovarci, con le donne nei panni delle trascinatrici.
Gli ori della Corea furono portati da Michela Moioli (snowboard cross), Arianna Fontana (500 metri short track) e Sofia Goggia (discesa libera). Se le prime due hanno tutto per confermarsi, la sfortunata caduta di Cortina getta un'ombra sulle speranze di ripetersi della discesista lombarda. Ma la Sofia nazionale ce la sta mettendo tutta per farsi trovare pronta all'appuntamento a cinque cerchi ("work molto in progress" ha scritto mentre si allena in palestra), e lo sci alpino ha comunque le carte in regola per puntare a medaglie importanti e si può riporre maggior fiducia soprattutto nelle discipline veloci. Condizioni personali a parte, la vera incognita saranno però le piste cinesi, sconosciute a tutti.
Il medagliere azzurro per crescere può contare anche su campionesse come Federica Brignone ed Elena Curtoni. Se Goggia ha dominato la stagione in discesa e prima dell'infortunio ambiva a confermarsi campionessa olimpica. In superG, Brignone è la leader: la vittoria di Garmisch, ultima tappa prima dei Giochi, la lancia tra le assolute protagoniste. Anche Curtoni è stata sul podio due volte. La valdostana avrà a disposizione anche la gara di combinata, e il gigante, dove può dire la sua anche Marta Bassino. In campo maschile il solo vero atleta di punta è il velocista Dominik Paris, il quale gareggerà nella libera che, alle 4 ore italiana di domenica 6 febbraio, aprirà il programma olimpico per lo sci alpino. L'altoatesino punta anche sul superG e, se lo slalom non avrà clamorose pendenze, potrebbe dire la sua in combinata. Poi le uniche due chance concrete vengono dal gigante e dallo speciale: Luca De Aliprandini, argento iridato a Cortina, è tra i migliori nel gigante.
Stesso discorso per Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer tra i pali stretti. Sulla neve, ci sono poi speranze dalle gare di fondo e biathlon. Il valdostano Federico Pellegrino può puntare al podio nella gara sprint (in Corea fu d'argento), mentre tra racchette e carabina possono farsi valere la staffetta mista con Dorothea Wierer, la quale però avrà a disposizione altre prove per dire la sua (inseguimento, sprint e individuale). Occhio anche a Lukas Hofer. Dal classico al contemporaneo, l'Italia ha trovato nello snowboard una fucina di medaglie e a Pechino conta sul 40enne Roland Fischnaller, campione mondiale di gigante parallelo, specialità dove può fare bene anche Mirko Felicetti. Ovviamente la punta di diamante è la portabandiera Moioli, specialista dello snowboardcross, che potrà dire la sua in coppia con Lorenzo Sommariva nella gara mista che debutta proprio in Cina.
Passando alle discipline del ghiaccio, Arianna Fontana promette lame bollenti nello short track anche a Pechino, potendo gareggiare con successo nella 'sua' 500, ma anche nella 1000 e nella 1500. Il bottino dell'azzurra e dell'Italia poi può crescere con la staffetta femminile. Speranze più che lecite ci sono anche nello speed skating, dove Francesca Lollobrigida e Andrea Giovannini, entrambi alla terza olimpiade, cercheranno di salire finalmente sul podio. Tra bob, slittino e skeleton sono le ultime due discipline a offrire qualche chance.
Ancora deluso dalla medaglia di legno rimediata in Corea, Dominik Fischnaller può puntare al podio nel singolo ma anche nella Team-relay. In posizione inversa si scende con lo skeleton, dove l'Italia sembra aver trovato una brava interprete in Valentina Margaglio, fresca di bronzo europeo dopo quello iridato conquistato nel 2020 nella gara a squadre insieme con Mattia Gaspari.