Il commissario straordinario delle Isole Tremiti, Carmela Palumbo, ha diffuso un messaggio di cordoglio per la morte di Lucio Dalla, cittadino onorario dell'arcipelago dove risiedeva per lunghi periodi all'anno. Nella nota interpreta "l'unanime dolore della comunità tremitese" per l'artista, "che ha sempre dimostrato profondo attaccamento alle isole Tremiti ed alla sua popolazione" ed esprime "particolare gratitudine al maestro per essere stato cantore degli autentici sentimenti degli isolani".
"Ancora non ci crediamo. C'é molto dolore e soprattutto molta sorpresa". Così Elio Lomonaco dipendente della pensione 'Belvedere' di San Nicola, una delle Isole Tremiti, racconta come è stata accolta la notizia della morte di Lucio Dalla nella terra pugliese che il cantante amava come sua seconda casa. Famose le sue battaglie ambientali contro le trivelle.
Alle Isole Tremiti Lucio Dalla aveva acquistato una casa dove sono nati alcuni dei suoi testi più belli, come ad esempio "Com'é profondo il mare". E nella sua isola adottiva il 30 giugno scorso organizzò un concerto in difesa del mare e contro le ricerche di petrolio nei fondali dell'Adriatico. Nell'annunciare la sua iniziativa Dalla disse: "Farò il concerto come segno di amore verso questa terra".
"Non era un divo. - racconta di lui il signor Elio Lomonaco -. Era affabile, era un amico, si chiacchierava insieme, per strada, al bar". "L'estate scorsa ci siamo accorti - dice ancora Lomonaco - che qualcosa non andava bene, perché appariva affaticato, ma non pensavamo assolutamente che potesse accadere una cosa del genere". "Una cosa è certa - conclude Lomonaco - Lucio Dalla ci mancherà veramente tantissimo, ripeto: ancora non ci crediamo".