Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Foto
  3. Tripoli, isola in un Paese in fiamme
23 marzo, 10:14 Photostory Primopiano

Tripoli, isola in un Paese in fiamme

© ANSA
Tripoli © Ansa

dell'inviato Claudio Accogli

TRIPOLI - Tripoli sembra una citta' come tante. L'insurrezione che si ipotizzava ormai alle porte della capitale libica ha subito negli ultimi giorni una battuta d'arresto. In citta' il traffico e' regolare, i posti di blocco sono diminuiti, e militari e poliziotti osservano l'andirivieni di automobili senza fermare nessuno. A piedi, nelle strade della citta', per la verita' si vedono girare soprattutto miliziani avvolti nel caratteristico foulard verde. Ragazzi e ragazze, molti con il giubbotto antiproiettile, pattugliano le viuzze attenti soprattutto a quello che fanno i giornalisti stranieri, cosa fotografano e che domande fanno. "Qui non potete fotografare", intimano con tono minaccioso che non lascia adito a dubbi sul da farsi. Anche i funzionari del governo, che accompagnano i giornalisti stranieri in queste rapide quanto impreviste visite guidate nella citta', sembrano talvolta intimoriti dal tono perentorio di questi ragazzi.

Nel suk, stretto tra la piazza Verde e il mare, la vita scorre tranquilla : quasi tutti i negozi sono aperti e non mancano i generi alimentari, come anche le calze a rete, piuttosto che gioielli e monili. In molti di questi bugigattoli troneggia la foto del leader, e tutti inneggiano a Gheddafi, alla "vittoria. Nelle stradine strette e buie, gli artigiani martellano ritmicamente ferro e bronzo per creare i tipici manufatti di queste zone, coppe, monili, piatti, teiere.. ''Gli affari vanno bene, nessuno ha paura'', assicura uno dei tanti negozianti che vendono abiti, di fronte agli impassibili funzionari del governo che ci accompagnano. ''Gheddafi e' il nostro leader'' scandiscono altri e fanno il segno di vittoria. A piazza Verde c'e' poi un vero e proprio carosello: le auto girano nella piazza avvolte nelle bandiere verdi del regime, i clacson sono assordanti. Sotto l'effige del leader ai lati della piazza, un gruppo di ragazzi intona cori contro Al Arabiya e Al Jazira, responsabili a loro dire della disinformazione sulla situazione nel Paese. Spunta una ragazza, che ci grida ''Gheddafi ti amo''. Chissa' se e' proprio questa la vera Tripoli.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Modifica consenso Cookie