SCENE DI VITA QUOTIDIANA a un mese dal disastro
Il Giappone cerca di tornare alla normalita'
di Antonio Fatiguso
Sono decine i bambini rimasti orfani a causa del sisma/tsunami che ha devastato il nordest del Giappone l'11 marzo e tutto lascia temere uno scenario peggiore. A un mese dal disastro, il governo di Tokyo ha compilato un bilancio provvisorio di 82 bambini rimasti orfani su uno degli aspetti piu' drammatici della tragedia, a due settimane dall'iniziativa del ministero del Welfare sul primo e immediato sostegno con l'invio di operatori sociali nelle zone piu' colpite. Le amministrazioni locali lungo la costa hanno perso ogni capacita' di funzionamento e non sono in grado di controllare lo stato dei minori: 400 esperti di 55 enti locali sparsi in tutto il Giappone hanno chiesto di essere distaccati nelle aree piu' danneggiate per avviare le ricerche dei bambini o lavorare alla designazione di genitori affidatari.
I lavori di soccorso hanno fatto emergere da fango e macerie decine di milioni di yen in contanti: la polizia nazionale ha reso noto che sono state recuperate numerose casseforti, divelte dalla potenza delle acque dagli sportelli bancomat. Salvo che il denaro non sia restituito con l'identificazione dei proprietari su cui amministrazioni e polizia locali mostrano pessimismo, i sopravvissuti chiedono che le ingenti somme siano innanzitutto stanziate per la ricostruzione. Intanto, se alcuni sfollati della citta' di Rikuzentakata (Iwate) sono stati trasferiti in alloggi temporanei grazie al completamento delle prime 36 unita', alla centrale nucleare di Fukushima sono andati avanti i lavori di scarico nell'oceano di 11.500 tonnellate d'acqua a bassa radioattivita' che finiranno domani.
Il gestore dell'impianto Tepco, che ha annunciato l'avvio dei lavori della recinzione d'acciaio per evitare che altro liquido possa finire nel Pacifico, ha ricordato che lo sversamento consentira' ai tecnici di utilizzare lo spazio liberato nelle grandi vasche di contenimento per immagazzinare l'acqua altamente radioattiva accumulatasi soprattutto nel seminterrato del reattore n.2. Il ministro dell'Industria, Banri Kaieda, e' andato oggi alla centrale di Fukushima, prima visita di un rappresentante del governo, per fare il punto delle operazioni sul posto e parlare con i tecnici impegnati nella messa in sicurezza della struttura che necessita ancora di molto lavoro. Kaieda ha ammesso che ''la situazione e' ben lontana dall'essere risolta'' e ha espresso l' auspicio della stabilizzazione ''quanto piu' rapida possibile''.
La scossa d'assestamento di 7.1 di giovedi' notte, sempre nel nordest, ha provocato 5 vittime e problemi a centrali nucleari (Onagawa e Higashidori) per il ritardato o mancato funzionamento dei generatori d'emergenza a diesel. L'Agenzia per la sicurezza nucleare (Nisa) ha ordinato alle compagnie elettriche di garantire la funzionalita' di almeno due generatori.
''Le interruzioni di elettricita', anche se di breve durata, sono state un serio problema'', ha detto il portavoce dell' Agenzia, Hidehiko Nishiyama. A Higashidori le tre linee esterne di alimentazione sono saltate, mentre due generatori su 3 erano in manutenzione: il terzo ha lavorato per un po' prima della perdita di gasolio, avvenuta dopo il ritorno dell'elettricita'. ''Abbiamo parlato di centrali assolutamente sicure e anche io l'ho creduto. Alla luce di questa esperienza, abbiamo bisogno di rivedere le norme di sicurezza da tutte le possibili angolazioni'', ha detto in serata Nishiyama.