PROFILO: Chi è il killer di Oslo
32 anni, single, cristiano e conservatore
Si chiama Anders Behring Breivik, biondo, alto, si definisce "single, cristiano e conservatore", idee di estrema destra e dichiaratamente anti-islamico. E' lui l'autore degli attentati a Oslo e sull'isola di Utoya costati la vita a 77 persone. Nato 33 anni fa a Londra, il 13 febbraio, il padre di Breivik era un diplomatico che si è separato dalla moglie quando Anders aveva un anno. I due non hanno più contatti da molti anni. Breivik ha studiato a Oslo al Handelsgymnasium, un istituto specializzato in studi economici. Sul suo profilo Facebook ha scritto di amare la caccia e videogiochi come 'World of Warcraft' e 'Modern Warfare 2'.
E' proprietario della Breivik Geofarm, l'azienda a 150 chilometri da Oslo, nel cuore agricolo della Norvegia, dove teneva i fertilizzanti che avrebbe poi usato per fabbricare l'ordigno esploso ieri nel centro della capitale norvegese. Su Twitter, invece, ha postato una citazione del filosofo inglese John Stuart Mill: "Una persona con una fede ha la forza di 100.000 che hanno solo interessi". Breivik è un ex membro del partito populista di destra e ha scritto parecchi blog attaccando il multiculturalismo e l'islam. In alcuni interventi sul sito www.document.no, Breivik criticava le politiche europee che cercano di favorire le culture di diversi gruppi etnici e sosteneva che una minoranza significativa di giovani musulmani britannici appoggiava i militanti islamici radicali. "Quando il multiculturalismo ha cessato di essere una ideologia progettata per distruggere la cultura, le tradizioni, le identità e gli stati europei?", si legge in uno degli interventi pubblicati il 2 febbraio del 2010. "In base a due ricerche, il 13% dei giovani musulmani britannici tra i 15 e i 25 anni appoggiano l'ideologia di al Qaida", si legge in un altro intervento datato 16 febbraio dello scorso anno. Breivik, che fa parte di una loggia massonica norvegese, è stato anche membro del partito progressista, (dal 2004 al 2006) il secondo nel Parlamento norvegese, e ha militato anche nelle fila del sua sezione giovanile, dal 1997 al 2007. A luglio, dopo le stragi, ha pubblicato il suo 'manifesto': nel documento si autodefinisce ad esempio "uno dei leader del movimento di resistenza patriottica nazionale e paneuropeo" e cita "l'assistenza da fratelli e sorelle in Inghilterra, Francia, Germania, Svezia, Austria, Italia, Spagna, Finlandia, Belgio, Olanda, Danimarca, Usa, etc.". In un capitolo del volume di 1.500 pagine, Breivik passa poi a descrivere l'organizzazione dei 'cavalieri templari', 'rifondata' a Londra nell'aprile del 2002 e che si propone come obiettivo "arrivare al potere in tutta l'Europa occidentale, distruggere il marxismo-multiculturalismo e scacciare l'Islam". Un'organizzazione, scrive, che ha come caratteristiche "l'amore fraterno" tra gli affiliati, "l'obbedienza devota", "l'abbracciare il martirio".