FOTO - Raffaele, dall'assoluzione al rientro a casa
Il padre: 'La sentenza ci ha ridato la vita, i Kercher comprenderanno'
BISCEGLIE (BARI) - "La sentenza ci ha restituito la vita". Sono le prime parole che ha detto Francesco Sollecito, il padre di Raffaele, parlando con i cronisti, uscendo dal residence dove si trova la villa in cui si trova il giovane a Bisceglie (Bari) dove e' rientrato nella notte dopo essere stato assolto con formula piena dalla Corte d'assise di appello di Perugia dall'accusa di omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.
"E' come se Raffaele fosse rinato - ha detto Francesco Sollecito - oggi è un bellissimo giorno, vogliamo godercelo completamente"
"Raffaele è molto frastornato - ha proseguito il dottor Sollecito - e sta cercando di recuperare se stesso". "Va in giro - ha raccontato il padre- a toccare le cose come fosse un bambino che ha bisogno di riprendersi le cose della sua vita, che acquisisce elementi dimenticati". Francesco Sollecito ha spiegato ancora che Raffaele ha ricevuto tantissime telefonate dai suoi amici, ha dormito poco, ha preso un caffé, ha mangiato un po' di frutta, vorrebbe uscire ma non vuole affrontare i giornalisti.
Oggi Raffaele Sollecito non uscirà di casa, e a pranzo mangerà pesce "che non mangia da anni.Abbiate pazienza" ha aggiunto Sollecito ai cronisti, "perché Raffaele è frastornato dagli eventi che si sono succeduti rapidamente. Adesso sta riscoprendo gli odori e gli aromi e sta conoscendo questa casa che non aveva mai visto prima".
FAMIGLIA MEZ COMPRENDERA'INNOCENZA - "Spero - ha detto Francesco Sollecito - che quando avranno metabolizzato io potrò avere con i famigliari di Meredith uno scambio perché devono comprendere l'innocenza di Amanda e Raffaele, che non c'entrano nulla con la morte della povera Meredith". Il padre di Raffaele ieri sera ha provato ad incontrare i famigliari di Meredith Kercher ma si è reso conto che "era troppo presto". "Io ho riavuto mio figlio - ha aggiunto - mentre loro non potranno più riavere Meredith che è stata uccisa in modo orrendo". "A loro - ha concluso - spero di poter dare tutta la mia vicinanza".
'CASSAZIONE CONFERMERA' SENTENZA' - La famiglia Sollecito è sicura che la Corte di Cassazione confermerà la sentenza di assoluzione della Corte d'Assise d'appello di Perugia. Parlando con i giornalisti all'esterno della sua abitazione, a Bisceglie (Bari), Sollecito ha detto "di non voler rispondere alle dichiarazioni del pm Mignini perché al pubblico ministero - ha aggiunto - risponderà la sentenza che,una volta e per sempre, ci dà ragione. Una sentenza precisa,inoppugnabile,corretta e ineccepibile". Riferendosi alle contestazioni all'esterno del Tribunale di Perugia, Sollecito ha spiegato di "non averle sentite" ed ha invitato "chi la pensa diversamente a leggersi gli atti perché negli atti è dimostrata l'assenza di Raffaele". Rispondendo ad una domanda dei cronisti sulla possibilità di chiedere un risarcimento allo Stato italiano il padre di Raffaele ha detto che "questo è un discorso da venire. Come abbiamo fatto in questi quattro anni - ha concluso - affronteremo le questioni giorno per giorno".
FAMIGLIA KNOX CI HA INVITATO A SEATTLE - Raffaele Sollecito e i suoi parenti hanno ricevuto dalla famiglia Knox un invito per andare a trovarli a Seattle, ha reso noto il padre di Raffaele. "Non siamo riusciti - ha aggiunto Sollecito - a parlare con Amanda, non l'ha fatto Raffaele neanche per telefono. Dopo la sentenza abbiamo preso strade diverse, ma tramite mia figlia ho saputo che il patrigno di Amanda ci ha invitati a Seattle. Ovviamente - ha concluso - adesso è troppo presto per dire se ci andremo".