Addio Steve Jobs il visionario, il rivoluzionario, il guru. La notizia della morte dell'ex numero uno di Apple fa il giro del mondo e in poche ore è la top news dei siti di informazione dei cinque continenti.
Tutti, dalla Gran Bretagna alla Cina, ripercorrono con articoli e video la biografia di questo pioniere dell'hi-tech, convinti che con la sua morte il mondo abbia perso una delle menti più geniali degli ultimi decenni.
Oltreoceano, la foto di Jobs con una delle sue creazioni più celebri, l'i-Pod, campeggia sulla prima del NEW YORK TIMES, sulla cui pagina scorrono le frasi di cordoglio degli utenti. Qualcuno lo paragona al "Michelangelo del nostro tempo", qualcun altro si appella all'"immmortalità di un'icona americana".
Il WALL STREET JOURNAL dedica una decina di articoli al guru di Cupertino, ricordando le sue frasi più celebri, mentre la CNN si sofferma sul "lato spirituale" del visionario, osservando come Jobs abbia sempre invitato le persone ad "aprire le proprie menti" tanto che, nel 2005, parlando agli studenti dell'Università di Stanford, concluse la sua lezione con le parole: "Siate affamati. Siate folli".
E una foto in bianco e nero di Jobs apre anche la versione online del magazine TIME che titola: "Piangiamo il grande reinventore della tecnologia".
In Europa la morte di Jobs è sulle prime pagine di tutti i media. In Gran Bretagna, la BBC pubblica una galleria fotografica della sua biografia e si chiede se la "Apple ce la farà senza di lui", mentre il GUARDIAN ricorda le sue creazioni in un articolo dal titolo "Dal Garage dei genitori alla potenza mondiale". Il TELEGRAPH titola in prima "Morto Jobs, l'uomo che ha cambiato il mondo", e in un editoriale scrive che il fondatore di Apple "segue Henry Ford e Thomas Edison nella storia dei grandi cambiamenti e delle invenzioni".
Il settimanale THE ECONOMIST apre invece con una grande foto di uno Jobs già smagrito, senza alcun titolo a fianco. In Francia LE MONDE lo descrive come "un patron autoritario e formidabile", mentre LE FIGARO dedica metà prima pagina a Jobs e al suo "culto per la perfezione". "Addio a Jobs, un rivoluzionario", è il titolo dello spagnolo EL PAIS che in un editoriale scrive come la sua biografia dimostri che "il rischio può portare al trionfo".
In Germania SUDDEUTSCHE ZEITUNG titola a caratteri cubitali "Morte di un mago".
Ma la foto in bianco e nero di Jobs, pubblicata sul sito della Apple poco dopo la sua morte, corre per i cinque continenti e campeggia anche sul QUOTIDIANO DEL POPOLO cinese, sull'australiano SIDNEY MORNING HERALD, sul foglio nipponico YOMIURI SHIMBUN.
In America Latina, il quotidiano argentino LA NACION titola in prima "Morto Jobs, il grande genio dell'era digitale", mentre il network panarabo AL JAZEERA apre con una piccola mela lasciata dai fan in onore del guru di Cupertino e scrive: "Il Mondo piange Steve Jobs".
Anche Google, rivale della Apple, rende omaggio a Steve Jobs:sulla sua homepage, sotto la barra di ricerca, c'é il nome del fondatore dell'azienda di Cupertino, con data di nascita e di morte. Il link rimanda alla pagina della Apple, dove è stata pubblicata una foto di Steve Jobs e un ricordo dell'azienda. Jobs si era dimesso dalla carica di amministratore delegato della Apple a fine agosto.
"Ho sempre detto che se ci fosse stato un momento in cui non avrei potuto più assolvere ai miei compiti, sarei stato il primo a farvelo sapere. Sfortunatamente qual giorno è arrivato", aveva scritto Jobs nella sua lettera ai dipendenti del gruppo, poi resa pubblica.