Tre scenari principali per la sorte del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, la cui posizione è al vaglio dei giudici del tribunale del riesame di Firenze: o la conferma del carcere, o i domiciliari, o la libertà con la revoca degli arresti a Meta di Sorrento (Napoli). Il riesame si puòmuovere fra queste tre macroscopiche scelte: la prima gradita alla procura di Grosseto, la seconda al gip che vedrebbe confermata la sua ordinanza del 17 gennaio, la terza alla difesa che punta a far togliere i domiciliari. Ha tempo entro il 9 febbraio per pronunciarsi, e potrebbe definire una quarta possibilità, per esempio una variazione della misura. Il collegio, formato da Livio Genovese, presidente, e dai giudici a latere Maria Elisabetta Pioli e Pier Francesco Magi, oggi si è riservato la decisione dopo tre ore e mezzo di udienza, dove sono state discusse le due domande di riesame, con obiettivi opposti, quella della procura grossetana, rappresentata dal sostituto Stefano Pizza, e quella della difesa di Schettino, con gli avvocati Bruno Leporatti e Salvatore Parascandola esperto di diritto marittimo.
L'udienza si è conclusa verso le 15. Dopo circa tre ore e mezzo, il collegio si é ritirato in camera di consiglio. Il pm Pizza è rientrato subito a Grosseto senza parlare con i giornalisti, ma proprio dal capoluogo maremmano il procuratore capo Francesco Verusio ha detto di "sperare che prevalga la forza della ragione". "Mi viene da pensare bene, spero", ha anche aggiunto. La procura crede molto nei presupposti del pericolo di fuga e dell' inquinamento probatorio, perciò ha ribadito in udienza la necessità di confermare il carcere. Mentre l'avvocato Bruno Leporatti, uscendo dal tribunale del riesame, ha detto che "c'é stata una lunga discussione" tra le parti. L'altro difensore, Parascandola, ha invece ribadito come la difesa abbia argomentato che "non è possibile che Francesco Schettino possa reiterare il reato perché non c'é la possibilità che attualmente torni al comando di una nave. Schettino si aspetta quello che abbiamo chiesto. Siamo ottimisti. Aspettava questa discussione", ha detto ancora l'avvocato, e comunque "é particolarmente preoccupato come lo sarebbe chiunque che si trovi in questa situazione".
Schettino sta aspettando la decisione a Meta di Sorrento, dove, destando una certa curiosità, è andata deserta una seduta del consiglio comunale chiamato a discutere una mozione sulla sua vicenda. Niente sulla vicenda della giovane hostess moldava Domnica Cermotan a bordo della Costa Concordia, aspetto 'rosa', di gossip, molto seguito dai media, del naufragio all'isola del Giglio. Anche oggi la difesa ha ribadito che la questione della giovane moldava "é irrilevante", e la zia di Domnica, Lucica Cermotan Gurina, da Viareggio dove vive da cinque anni, ha difeso la nipote tagliando corto: "Non penso proprio che sia l'amante di Schettino".