Concordia, ecco i segni di 20 mesi in mare
Il relitto riemerge dalle acque del Giglio
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) - Due enormi rientranze, una a poppa e l'altra ad un terzo della nave, lamiere contorte, resti di tessuti colorati, vetri incredibilmente intatti: il lato oscuro della Concordia, quello che per 611 giorni è rimasto in fondo al mare, si mostra per la prima volta agli occhi del mondo. La conclusione della rotazione ha infatti consentito di vedere gli effetti del naufragio anche sul lato di dritta, finora osservati solo dai sub che si sono immersi in questi 20 mesi.
Le due rientranze, che occupano tutta l'altezza della parte emersa della nave, sembrano il risultato di due possenti cazzotti ma in realtà sono l'effetto dell'impatto della nave sugli speroni di roccia sui quali si è appoggiata dopo essersi inclinata sul fianco.
È soprattutto in queste zone che si concentrerà nei prossimi giorni il lavoro dei tecnici per mettere in sicurezza la nave. Tutta la fiancata di dritta è ormai di un unico colore, un marrone uniforme dal quale spiccano soltanto pochi punti di colore: un pezzo di una tenda rossa, forse un indumento giallo, il blu e il giallo sbiaditi di un simulatore di guida. Nel disastro, colpisce che la maggior parte dei vetri sono rimasti intatti: ne mancano otto dal ponte più alto e panoramico ma gli altri sono ancora tutti là. Non si vede più, invece, la scritta Costa Concordia sulla prua, che ha fatto il giro del mondo: è sott'acqua, assieme ad altri sei ponti e mezzo dei 12 della nave.