Compleanno Cav ad Arcore, torta anche a Napoli
Tanti fiori e messaggi auguri ma soprattutto riunioni politiche
Compleanno amaro per il Cav costretto ad affrontare una complessa crisi politica e a rinunciare al piano originario per il giorno del suo genetliaco: il ritorno in tv per lanciare ufficialmente la nuova Forza Italia dopo aver 'battezzato' la sede la scorsa settimana. Invece, la decisione di staccare la spina al governo e ritirare la delegazione ministeriale pidiellina ha indotto l'ex premier a cambiare i programmi e a rimanere in perenne riunione, dedicando ai festeggiamenti solo il pranzo trascorso con i figli ed i nipoti. Un momento di relax che, come lui stesso ha raccontato, ha molto apprezzato. Raccontano che i centralini di villa San Martino non abbiano comunque smesso di squillare.
E che il Cavaliere abbia ricevuto molte telefonate e messaggi di auguri oltre a diversi mazzi di fiori recapitati nel corso della giornata. Una delle idee a cui stavano lavorando diversi fedelissimi dell'ex capo del governo era quella di festeggiare il compleanno a Roma, nella nuova sede del partito a piazza San Lorenzo in Lucina, cogliendo l'occasione del compleanno di Berlusconi per lanciare il ritorno sulla scena a Forza Italia. Dunque, la decisione di mettere fine al sostegno del Pdl all'esecutivo non gli ha permesso di staccare per un attimo dalla politica per dedicarsi, come spesso accade la domenica ad Arcore, solo ai suoi familiari e agli amici piu' intimi.
Due torte, una per i 77 anni di Silvio Berlusconi, una per la rinascita di Forza Italia. In un albergo del lungomare di Napoli lo stato maggiore di Fi della Campania, con Nitto Palma e Mara Carfagna, ha raccolto circa 500 persone in un clima già elettorale. Ed in collegamento telefonico da Arcore, rispondendo a Nitto Palma e all'assessore campano Fulvio Martusciello, Berlusconi raccoglie l' applauso più forte proprio quando chiede ''elezioni il più presto possibile''. ''Non mi ricordo se compio 27 o 37 anni'', scherza Berlusconi. ''Noi avevamo detto 17'', risponde Nitto Palma, che poco prima aveva brindato con alcuni parlamentari campani alla salute del premier. Le assenze non mancano, per la verità, ma tra i presenti c'è invece il senatore Ciro Falanga, più volte indicato tra i dissidenti. ''Ho già firmato la lettera di dimissioni da senatore - dice ai giornalisti - e sul governo voterò secondo la linea del partito. Il mio nome non è stato scelto dagli elettori, ed è giusto, essere responsabili nei confronti del partito''.