Naufragio in disegni bimbi Lampedusa
Bambini disegnano e raccontano tragedia migranti
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Il naufragio dei migranti, con 111 vittime, bimbi e donne morte, decine forse centinaia di dispersi è il tema centrale oggi nelle scuole di Lampedusa dove 186 bimbi frequentano le classi dell'infanzia, 340 le elementari, 210 le medie e 260 il liceo scientifico, oltre ai 52 scolari e studenti della piccola Linosa.
Gli alunni delle elementari hanno raccontato con scritti e disegni la tragedia. Nelle scene realizzate da bambini di 6 o 10 anni c'è la barca carica di somali ed eritrei con le fiamme sul ponte, le bare con le vittime disposte nell'hangar blu, il mare da cui spuntano le braccia di chi chiede aiuto.
Oscar, 11 anni, che frequenta la quinta elementare ha disegnato nuvole che ''piangono lacrime di sangue'' e il sole ha la faccia gialla triste perché - dice il bambino - ''qui da noi a Lampedusa il sole normalmente è sempre contento''.
Diego, 9 anni, ha scritto sul suo quadernone: ''Dobbiamo amare loro come se fossero nostri fratelli e dobbiamo evitare che possano succedere simili catastrofi''. Dice la dirigente scolastica dell'istituto omnicomprensivo Rosanna Genco, 58 anni, che ha costretto il marito in pensione a trasferirsi sull'isola di cui si è innamorata: ''L'immigrazione è il filo rosso che lega tutte le nostre attività didattiche. I bambini convivono con gli sbarchi. Sono preparati all'accoglienza, alla solidarietà, sono aperti mentalmente. Come potrebbe essere diversamente quando vedono le loro madri che si tolgono le scarpe e le danno alle donne africane che arrivano coi barconi e che camminano a piedi scalzi?''.