Foto FERRARI
"Sono tutti attaccati uno con l'altro, ognuno avrà non più di 30 centimetri di spazio, ci sono pile di uomini e donne nella stiva del peschereccio". E' il racconto di uno dei sub che oggi è sceso sott'acqua davanti a Cala Croce a Lampedusa, per recuperare i cadaveri dei migranti morti nel naufragio di giovedì scorso. "Una buona parte sono stipati nella stiva - racconta il sub - sono bloccati lì dentro e li dobbiamo tirar fuori uno ad uno. Ma tanti altri ce ne sono ancora attorno alla barca e chissà quanti altri ne troveremo quando allargheremo il raggio di perlustrazione della zona". Per tutto il giorno si sono avvicendati nelle immersioni i sub dei Vigili del fuoco, che hanno lavorato anche con robot, quelli della Guardia costiera, della Finanza e della Marina.