Tutto pronto a Porto Empedocle per accogliere i superstiti dell'ultimo naufragio e alcune decine delle 339 bare, con le vittime della strage di Lampedusa, caricate sulla nave militare "Cassiopea". Ha un 'carico' prezioso: i 56 superstiti del naufragio di ieri in acque Sar ( Searche and rescue, soccorso e ricerca) di Malta e gli altri 180 profughi soccorsi in varie operazioni. I 235 migranti verranno sistemati nella tensostruttura della Protezione civile di Porto Empedocle. Vi rimarranno però poco, giusto il tempo di essere identificati e rifocillati. Poi verranno trasferiti nei centri d'accoglienza di Trapani e Mineo (Ct). I sopravvissuti saranno ascoltati dagli investigatori su disposizione della Procura di Agrigento.
Oltre 400 i loculi disponibili già individuati dalla Prefettura di Agrigento. Serviranno per seppellire i feretri, "a meno che - spiega la Prefettura - i familiari delle vittime non facciano espressa richiesta di restituzione delle salme". Nella provincia di Agrigento sono stati individuati 266 loculi. Il capoluogo ne ha messo a disposizione 120; altri 136 da altri comuni siciliani e i rimanenti da altre parti d'Italia.
"Anche i privati - aggiunge la Prefettura - hanno concorso a questa straordinaria gara di solidarietà, mettendo a disposizione 29 loculi". Tutto pronto anche per l'assistenza dei parenti delle vittime che si recheranno in Questura per il riconoscimento dei propri cari attraverso le foto. "Riconoscimento che avverrà alla presenza degli specialisti dell'Asp, nel pieno rispetto delle norme in materia di protezione internazionale", sottolinea la Prefettura. Anche Porto Empedocle vive, seppure in maniera diversa da Lampedusa, il fenomeno dell'immigrazione. "Spesso accade i migranti fuggano dalla nostra tensostruttura abbattendo le ringhiere di ferro, sono disperati. E anche questi episodi ci danno l'immagine di quello che questi nostri fratelli vivono", dice il sindaco Lillo Firetto.