Alla scoperta degli emergenti grazie ai PAC
Se si decidesse di approcciare i mercati emergenti sarebbe meglio affidarsi a un gestore professionale che ne conosca le dinamiche interne. È il caso ad esempio di Xavier Hovasse (responsabile azionario emergente, gestore) e Haiyan Li-Labbé (gestore) di Carmignac che vantano assieme 20 anni di esperienza
“Investire a poco a poco è anche investire lontano” un mantra che spesso accompagna il mondo degli investimenti e che si addice perfettamente al PAC, i piani di accumulo che permettono agli investitori attraverso un investimento costante nel tempo, di accumulare del capitale. Sappiamo che per aderire a un PAC non servono grandi cifre, né all’avvio del piano e nemmeno nel corso. E una volta avviato può essere interrotto quando si vuole, ma anche continuato per lungo tempo. Il PAC, insomma, è una delle forme più solide e al tempo stesso flessibili che vi siano a disposizione per un risparmiatore.
Spesso queste modalità di investimento possono anche essere adottate per esplorare mercati più complessi dove un’esposizione diretta sarebbe molto più impegnativa sia in termini di competenze che di tempo.
Se si decidesse di voler approcciare i mercati emergenti, ad esempio, e in particolare quelli azionari bisognerebbe conoscere il contesto in cui le aziende operano, saper analizzare i fondamentali delle società e altro. Tutti elementi che possono essere delegati a un gestore professionale che ha l’expertise e l’esperienza per poter approcciare nel modo adeguato questi mercati.
È il caso ad esempio di Xavier Hovasse (responsabile azionario emergente, gestore) e Haiyan Li-Labbé (gestore) di Carmignac che congiuntamente vantano oltre 20 anni di esperienza in qualità di esperti dei mercati emergenti. La loro esperienza, la conoscenza approfondita della realtà locale e le solide capacità di analisi danno loro un vantaggio nella modalità di valutazione delle aziende e della loro conversione in decisioni di investimento.
La loro gestione del portafoglio emergente di Carmignac è stata anche insignita del premio Behavioural Alpha 2022 attribuito da Essentia Analytics, che valuta l’abilità del gestore in base a sette tipologie di decisione chiave: selezione dei titoli, tempistica nella scelta dei punti di ingresso, definizione delle ponderazioni, riduzione del dimensionamento, correzioni del dimensionamento, aumento del dimensionamento, e tempistica di liquidazione delle posizioni.
Carmignac Portfolio Emergents combina un approccio fondamentale top-down con una rigorosa analisi bottom-up per individuare le opportunità più interessanti nei mercati emergenti. La strategia adotta un approccio sostenibile e responsabile, che mira a contribuire positivamente all'ambiente e alla società, ottenendo al contempo una bassa impronta di carbonio, privilegiando i paesi e le società che presentano un potenziale di crescita di lungo termine. Si tratta di un portafoglio concentrato e ad alta convinzione che cerca di generare un elevato alfa nell'universo diversificato dei mercati emergenti.
E nonostante le difficoltà attuali i due gestori restano molto positivi su questi Paesi. Per loro i Paesi emergenti rappresentano ancora il motore dell’economia mondiale. E l’Asia farà ancora meglio. La Cina nonostante le difficoltà che sta vivendo resta il “motore immobile” intorno a cui tutto ruota.
Ma oltre il Dragone ci sono anche altri Paesi che sono considerati un pilastro per la crescita dell’area. E’ il caso della Corea del Sud: “Per decenni, la Corea del Sud si è distinta per le sue innovazioni nell’industria elettronica e nelle nuove tecnologie - commentano Hovasse e Li-Labbé - Il paese è quindi sede di alcune aziende leader a livello mondiale, che forniscono beni di consumo quali schermi per smartphone, e altri componenti elettronici ad alto valore aggiunto, come i semiconduttori”. Accanto a questi due Paesi vi sono però altre realtà importanti. “Le condizioni economiche tendono a migliorare anche in altri paesi asiatici e del Sud-Est asiatico, come India, Vietnam o Malesia” concludono gli esperti.
Se è vero quindi come dicono gli esperti che l’asset “Emergenti” non può mancare in un portafoglio, meglio approcciare tale mercato in modo graduale, e affidandosi a degli esperti del settore.