Educazione Finanziaria, punto e a capo
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito definirà le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole
di Fabrizio Pirolli (esperto di formazione bancaria e assicurativa)
e Pier Tommaso Trastulli (consulente finanziario)*
Il Consiglio dei Ministri - così come riportato nelle pagine web del Ministero dell’istruzione e del Merito (MIM) - ha approvato il Disegno di Legge Competitività, che inserisce l’Educazione finanziaria all’interno dell’insegnamento dell’Educazione civica. In questo modo, in un’ottica interdisciplinare e trasversale, acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli e capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese. Per promuovere la cultura finanziaria, il DdL prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari definirà le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole. Inoltre, il MIM, la Banca d’Italia e la Consob sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica. Questa iniziativa rappresenta un passaggio determinante per lo sviluppo dell’Educazione finanziaria nel nostro Paese, soprattutto a vantaggio delle giovani generazioni; mentre si riapre la sfida con un mondo “maturo ed adulto” verso cui, forti di questo rinnovato entusiasmo, le nostre Istituzioni finanziarie e l’Industria -che molto hanno già fatto in questi ultimi anni- dovranno maggiormente focalizzare i propri sforzi negli anni a venire.
Il “punto a capo” serve solitamente per indicare una pausa forte, intendendo con “pausa” un indicatore di arrivo o di cambiamento. È esattamente questo il senso con cui abbiamo scelto il titolo di questo articolo. Gli sforzi profusi in questi anni dal Comitato Edufin, dalle Istituzioni e dall’Industry accompagnati dalla chiarezza di indagine delle ricerche, ci hanno fornito oramai una direzione, un percorso che possiamo intraprendere incoraggiati dai risultati finora raggiunti. Andare “a capo” significa perciò consolidare ciò che è stato faticosamente fatto finora e, con la medesima intraprendenza ed entusiasmo, muoversi verso nuovi orizzonti per raggiungere nuovi punti di approdo: Una nave è più sicura nel porto, ma non è per questo che le barche sono state costruite”.
*Il presente scritto è frutto di letture, studi e confronti tra gli autori. Il risultato impegna esclusivamente i medesimi, senza coinvolgere né rappresentare le aziende per cui lavorano