Gli italiani non sono “ignoranti finanziariamente”
Se guardiamo ai trend è evidente che gli italiani sono pronti a valutare un cambio nella definizione dei propri obiettivi finanziari
Il 72,3% dei risparmiatori italiani è convinto che le proprie conoscenze su questioni finanziarie che riguardano il risparmio e gli investimenti sono adeguate. Ma il 40,9% dei risparmiatori non conosce gli effetti concreti dell’inflazione sui redditi reali, ovvero sul potere di acquisto di beni e servizi; il 35% non sa come opera il tasso di interesse attivo su un conto corrente; il 47,8% non sa come agisce il tasso di interesse passivo su un prestito bancario; il 41,6% non distingue tra azioni e obbligazioni. In estrema sintesi: il 51,5% dei risparmiatori italiani ha risposto al massimo a due questi, indice di una maleducazione finanziario di fatto, e di questi oltre il 25% ha risposto a un solo quesito mostrando veri e propri crateri nelle conoscenze finanziarie. È questa la dura fotografia che emerge dal Quarto Rapporto Assogestioni-Censis, “I risparmiatori oltre la crisi: per scelte di investimento consapevoli”, reso noto nel mese di maggio 2023.
Nel mese di luglio, sempre di quest’anno, ci ha pensato, invece la Banca d’Italia a mettere in luce le difficoltà degli italiani in tema finanziario. L’istituto con sede a Palazzo Koch, dal 2017 con cadenza triennale, realizza un’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria e sulle competenze finanziarie in Italia.
Cosa è emerso nell’ultima edizione? “Nel 2023, rispetto al 2020, il livello di alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia, pur rimanendo su livelli bassi, è lievemente aumentato (da 10,2 nel 2020 a 10,6 nel 2023, su una scala da 0 a 20). Il miglioramento è guidato dai comportamenti (da 4,2 a 4,6, su una scala da 0 a 9) e dagli atteggiamenti (da 2,0 a 2,3, su una scala da 0 a 4) in campo finanziario” si legge nella nota diffusa da Banca d’Italia che chiarisce che con la voce comportamenti si considerano l”a gestione delle risorse finanziarie nel breve e nel lungo termine”, mentre per gli atteggiamenti “si rilevano l'orientamento degli individui al risparmio e l'accortezza nell'uso del denaro”. Due dimensioni che Banca d’Italia giudica “importanti per la partecipazione ai mercati finanziari, la resilienza rispetto alle difficoltà e il benessere finanziario”. Meno positivo l’andamento del punteggio complessivo relativo alle conoscenze, che riguardano concetti come l'inflazione, il tasso di interesse semplice e composto e la diversificazione del rischio. In questo caso l’indagine rivela un calo rispetto al 2020 (da 3,9 a 3,7, su una scala da 0 a 7).
Le due indagini, da un lato confermano una situazione che in parte tutti conosciamo, dall’altro indicano una nuova via per tutti coloro che vogliono parlare di educazione finanziaria. Se guardiamo ai trend delle dimensioni analizzate dalla Banca d’Italia è evidente che gli italiani, pur non avendo completato il loro processo di alfabetizzazione finanziaria, sono pronti a valutare in questo momento storico un cambio nella definizione dei propri obiettivi finanziari (i comportamenti monitorati dalla Banca d’Italia) e nel proprio orientamento al risparmio (gli atteggiamenti indicati nell’indagine), valutando un’ottica di più lungo periodo e un più attento utilizzo del denaro. Ed è su questi fattori che vogliamo concentrare questo speciale educazione finanziaria che ADVISOR realizza in esclusiva sul portale di Ansa.it.
Uno speciale che si rivolge ai lettori considerando “cittadini” e non “clienti” del mondo bancario. Come ha sottolineato recentemente Sergio Sorgi, fondatore di Progetica, il grande errore commesso negli anni, quando si è parlato di alfabetizzazione finanziaria, è stato quello di guardare all’educazione finanziaria come a una attività volta a trasformare o modificare il singolo cittadino, considerandolo “ignorante finanziariamente”. Educare, invece, è un’azione che deve avere come unico obiettivo quello di “essere utile” al singolo individuo. Non bisogna educare per cambiare la persona, ma per aiutarla a migliorare i propri programmi economico-finanziari.
È questa la grande ambizione di questo speciale che nel mese di ottobre aiuterà i lettori a trovare nuova consapevolezza intorno ai propri obiettivi di vita e alle strategie utili per raggiungerli. Nessuna lezione, ma solo importanti suggerimenti per vivere la gestione delle proprie finanze con rinnovata serenità.