Martina Mucci, una cameriera di 29 anni, a Prato fu aggredita e sfregiata per sempre per una spedizione punitiva ordita per motivi di gelosia dall'ex fidanzato che assoldò dei picchiatori. E' quanto ricostruito da procura e polizia che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere. In cella per il pestaggio violento sono finiti lo stesso ex fidanzato e altri due complici.
I tre sono italiani fra i 19 e 21 anni residenti nella provincia di Firenze. La squadra mobile pratese cerca il quarto complice: è colui che risulta abbia materialmente inferto lo sfregio permanente al volto della donna. Gli esecutori avrebbero agito in cambio di poche centinaia di euro per compiere l'azione violenta. Mucci fu assalita da due sconosciuti mentre rincasava di notte al rientro dal lavoro, erano circa le 2 del mattino del 21 febbraio.
L'ex fidanzato è considerato dagli inquirenti il mandante dell'aggressione, mentre gli altri due arrestati sono un intermediario e uno dei due aggressori. Secondo il procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi c'è un movente di gelosia tanto da ideare "un'azione punitiva postuma nei confronti della giovane".
L'ordinanza accusa i tre di lesioni gravi con sfregio permanente del volto e rapina aggravata, reati compiuti in concorso. A loro carico, ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore Nicolosi, "gravi indizi di colpevolezza". Al mandante è contestata la fase ideativa del piano per sfregiarla. Ci sono "intercettazioni esplicite", spiega il pm, e sembra che le persone assoldate abbiano compiuto "analoghe azioni in provincia di Firenze". In particolare, ha detto ancora Nicolosi, "nell'ultimo scorcio delle attività di indagine sono state registrate condotte analoghe, abbiamo dovuto eseguire altri approfondimenti su donne che sarebbero state indotte a tacere". Un caso sarebbe già accertato, mentre un altro sarebbe in fase di accertamento e riguarda una donna picchiata che si è fatta curare al pronto soccorso di Torre Galli (Firenze) ma di nessuno di questi episodi, al momento, risultano accusati gli arrestati.