Hanno preso servizio i primi
giovani medici che hanno vinto i concorsi per colmare la carenza
di specialisti negli ospedali e nei presidi dell'isola d'Elba
(Livorno), della montagna e delle aree interne. Lo annuncia la
Regione Toscana che ricorda come questo sia l'esito di una
procedura "unica sul piano nazionale" messa in campo dalla
Toscana con l'obiettivo anche di dare una risposta positiva alle
aspettative dei neo medici offrendo loro benifit economici,
percorsi di carriera e occasioni di professionalizzazione e
formazione.
Ad oggi sono state assunte 18 persone: uno specializzando
radiologo, un geriatra e un medico di igiene e medicina
preventiva all'ospedale di Portoferraio all'isola d'Elba, un
medico specializzando in cardiologia a Cecina, un medico di
urgenza all'ospedale di Pescia, uno specializzando ortopedico
all'ospedale di Borgo San Lorenzo, tre medici specializzandi di
igiene e medicina preventiva per le zone distretto Casentino,
Valtiberina e Val di Chiana aretina, due medici di medicina
interna all'ospedale del Casentino, due specializzandi
ortopedici e uno specializzando nefrologo all'ospedale di
Nottola a Montepulciano, due specializzandi di psichiatria per
la zona Amiata grossetana Colline metallifere grossetana, due
specializzandi di igiene e medicina preventiva per la zona
distretto colline dell'Albegna.
Il presidente Eugenio Giani e l'assessore al diritto alla
salute Simone Bezzini hanno fatto un primo bilancio: "l'adesione
registrata ai concorsi - dicono - conferma che la finalità è
stata compresa. I giovani medici hanno visto nel percorso di
carriera offerto un'opportunità per la propria vita
professionale". Bezzini precisa poi che "ci sono sicuramente
delle criticità che devono essere considerate poiché alcuni dei
candidati idonei hanno rinunciato alla chiamata e restano alcuni
posti a concorso tuttora scoperti. Questi elementi ci devono far
riflettere su una maggiore comunicazione e cooperazione
istituzionale sinergica tra Regione, aziende del sistema
sanitario ed università". "Una partenza comunque positiva -
conclude Bezzini -: sapevamo che era una grande sfida e
continueremo a lavorare per invertire questo paradigma".
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