Offrire un'esperienza di lavoro o di tirocinio all'estero per accrescere le competenze professionali e aumentare le possibilità di inserimento lavorativo: è quanto prevedono le borse di mobilità professionali all'estero della Toscana. Nel 2017, la Regione ha attivato questo strumento per l'occupazione dei giovani attingendo dalle risorse del Fondo sociale europeo stanziate per il settennato 2014-2020. La promozione dell'occupazione giovanile, tramite questo intervento di mobilità professionale, si inserisce nell'ambito del progetto regionale Giovanisì. Il bando attualmente in vigore resterà aperto fino al 31 dicembre 2020 per finanziare borse di mobilità professionale per un importo massimo di 5mila euro: in caso di apprendistato il finanziamento ammonta a 500 euro al mese, mentre in caso di tirocinio non curriculare, la Regione eroga 750 euro mensili. Oltre alla borsa è riconosciuto anche il rimborso delle spese di viaggio pari a 500 euro e dell'eventuale corso di lingua o formazione per massimo 1.500 euro.
Ad aprile 2019, sono state presentate 373 domande, di cui ammesse 328 per un finanziamento complessivo pari a 1,35 milioni di euro. Dei destinatari della borsa di mobilità il 53% è costituto da uomini ed il 47% da donne, il 10% sono over 40 mentre il 90% di essi è under 40 per un'età media pari a 29 anni. Per quanto riguarda le destinazioni, la preferita è stata il Regno Unito (il 20%), seguito da Spagna, Germania, Francia, Olanda e Irlanda. Per accedere al bando aperto fino al 2020, è necessario essere un maggiorenne disoccupato o inattivo e residente in Toscana. E' inoltre necessario avere il contratto o la lettera di impegno del datore di lavoro per un apprendistato, tirocinio o lavoro per una durata non inferiore ai tre mesi.