(ANSA) - FIRENZE, 07 MAR - Il rischio siccità torna ad
affacciarsi sul 2023, nonostante le
precipitazioni di gennaio, seguite però da un febbraio che ha
registrato un deficit pari a -57% e da previsioni del Lamma
per i prossimi tre mesi che parlano di precipitazioni nella
media e temperature leggermente superiori. Lo rende noto la
Regione Toscana, commentando i numeri diffusi oggi nel corso di
una riunione dell'Osservatorio dell'Appennino settentrionale
sulla crisi idrica.
Secondo i dati del Servizio idrogeologico
regionale, l'annualità 2022 si è chiusa con un deficit
pluviometrico in Toscana. Negli ultimi 12 mesi il deficit a
livello regionale è stato di circa -11% (-107 mm di pioggia),
con particolare criticità nella Toscana nord-occidentale e
deficit medi compresi tra il -32% e il -37% nelle valli del
Magra, del Serchio e nella zona Versilia-Apuane. Nello specifico
a febbraio 2023 le precipitazioni si sono attestate su valori
medi regionali prossimi a 35 mm, con i valori massimi nel bacino
del Serchio e in Versilia. Il resto dei bacini regionali sono
caratterizzati da valori medi areali di circa 30-35 mm, con
minimi di circa 15-20 mm localizzati nei bacini del Fiora,
Ombrone e Cornia. Rispetto al triennio precedente il deficit
pluviometrico nel bacino del Fiora è del 62%, del Po del 64%,
dell'Ombrone-Grosseto del 52%, dell'Arno 54%, del Tevere 51%,
del Magra 74%, del Serchio 66%. I bacini della costa toscana
vedono un -51% e infine i bacini della Versilia registrano -67%.
Quanti ai fiumi le portate registrate a febbraio evidenziano
valori medi inferiori a quelli storici, un andamento visibile in
tutti i bacini ma particolarmente evidente riguardo al Serchio,
nel Valdarno Inferiore e negli altri bacini costieri
centro-settentrionali. I dati relativi al Valdarno Superiore e
all'Ombrone grossetano mostrano valori leggermente migliori ma
si attestano proprio in corrispondenza del limite inferiore di
questa fascia, confermando nella sostanza il deficit generale.
Per le falde l'analisi mostra un evidente abbassamento nell'area
centro settentrionale. Registrate nei bacini del Serchio, in
Versilia e nella riviera Apuana e fino al Magra soggiacenze
inferiori ai valori medi storici. Condizioni di criticità
persistono lungo la fascia costiera livornese, tra il fiume
Cecina e S.Vincenzo, dove ancora si registrano abbassamenti
significativi in particolare nell'area di S.Vincenzo. Le falde
esaminate sono state 68. (ANSA).