"La Provincia autonoma di Trento è
storicamente in Italia una delle amministrazioni scolastiche che
maggiormente ha investito nell'inclusione e nel diritto
universale all'istruzione". Lo afferma, in una nota, l'assessore
provinciale all'istruzione Mirko Bisesti, intervenendo in merito
alla lettura del report Istat sull'inclusione scolastica.
Secondo quanto rilevato dall'assessore, il dato della bassa
compilazione del questionario campionario inviato direttamente
alle scuole è stato interpretato erroneamente come valore della
qualità dell'inclusione.
Secondo quanto riprova l'assessore "i recenti interventi
normativi e i dati Invalsi confermano ancora una volta in prima
linea nell'impegno a favore di alti livelli di equità e di
accessibilità, anche per chi parte da situazioni di svantaggio"
Il rapporto Istat evidenzia una percentuale complessiva di
studenti con disabilità in Trentino (3,7%) linea con il dato
nazionale (3,8%). Risultano allineate anche le percentuali sui
gradi di scuola: primaria (4,2% a fronte di un dato nazionale
del 4,8%); secondaria di 1/o grado (4,9%, 4,8% in Italia);
secondaria di 2/o grado (3,4%, 3,1% in Italia). Sono poi 770 i
docenti di sostegno assegnati con una copertura che vede in
Provincia di Trento un tempo scuola lungo in quasi tutte le
scuole della Provincia. Si aggiungono 5.000 ore di assistenza
educativa garantita dai 178 educatori provinciali, 3.340.000
euro destinati alla facilitazione e al supporto didattico per
studenti con disabilità visiva e uditiva (circa 116) e 8.700.000
di euro per servizi di inclusione scolastica assistenziale ed
educativa.
Specifiche risorse sono poi previste per le istituzioni
scolastiche formative paritarie (1,6 milioni di euro) e a favore
dei centri di formazione professionale (5.700.000 euro).
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