Proseguono gli interventi legati
alle forti piogge che, nella notte, hanno causato frane,
allagamenti ed esondazioni in diverse località del Trentino.
Fino ad ora - si apprende - sono caduti mediamente tra i 70 e i
110 millimetri di pioggia, con punte superiori a 150 mm. I radar
mostrano temporali in movimento verso nord.
Per ragioni di sicurezza è stata chiusa la ferrovia
Trento-Malè nella piana Rotaliana, nel tratto tra Trento e
Mezzolombardo alla confluenza tra il fiume Adige e il torrente
Noce a causa dell'arrivo di un'ondata di piena all'altezza di
San Michele. Sono previsti bus sostitutivi almeno fino a
mezzogiorno. Interrotta anche la linea della Valsugana tra
Trento e Pergine per caduta massi, anche in questo caso sono
attivi i bus sostitutivi.
Agli allagamenti e smottamenti registrati nella notte, si
aggiungono l'esondazione del rio Val Ussaia a Mezzana, in val di
Sole, e numerosi attraversamenti di acqua e ghiaia sulle strade,
in particolare sulla Sp88 della Val di Gresta da Ronzo Chienis a
Loppio.
Nella notte tre abitazioni sono state evacuate a Nago Torbole
in località Tempesta, mentre una famiglia ha lasciato la propria
casa a Tiarno di Sopra in località Licalì, dove era bloccata a
causa di una frana. Nella zona industriale di Storo, una
famiglia è stata costretta ad abbandonare per qualche ora la
propria residenza in seguito all'esondazione del torrente
Palvico. A Pieve di Ledro alcuni residenti hanno lasciato invece
i pianterreni e i piani rialzati. Al fine di favorire il
deflusso del Rio Salone, ad Arco, è stato demolito un ponte
pedonale di proprietà comunale.
Dalla tarda mattinata è atteso un rinforzo dei venti da nord
con raffiche di Foehn in valle, localmente fino a circa 80
chilometri orari. Le temperature sono in diminuzione, lo zero
termico è posto a 2.600 metri, la quota neve è in calo fino a
2.000 metri circa. Per le prossime due ore si prevedono rovesci
sparsi o diffusi, localmente anche intensi e temporaleschi in
esaurimento dalla tarda mattinata.
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