Gli arazzi di Palazzo Reale
20 luglio, 14:25Erano comparsi il pubblico l'ultima volta in occasione di Italia '61. Poi erano stati collocati nei depositi e sostituiti con altre opere di piu' facile manutenzione. Ma oggi, per i 150 anni dell'Unita', gli arazzi di Palazzo Reale tornano a vivere, grazie al contributo della compagnia di San Paolo che ne ha finanziato il restauro.
Gli otto arazzi della serie raffigurante ''Le storie di Enea e Didone'' sono stati restaurati e ricollocati nella Sala degli Staffieri dell'Appartamento di Rappresentanza di Palazzo Reale. Proprio la sede per cui erano stati previsti negli anni della nascita del Regno d'Italia. La Sala degli Staffieri, al primo piano nobile di Palazzo, seconda anticamera d'accesso all'Appartamento Reale, era anticamente denominata Sala della Virtu' per il soggetto rappresentato da Amanzio Prelasca al centro del soffitto ligneo seicentesco: la Virtu' incoronata da Pallade e tenente ai piedi incatenata una Chimera. Le pareti erano interamente coperte da otto importanti arazzi che illustrano le gesta di Enea e Didone. Il restauro le ha riportate agli splendori originali.
Tessuti fra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo dalla Reale Manifattura di Torino, vennero realizzati seguendo i settecenteschi bozzetti dipinti da Francesco De Mura. L'accurato intervento di restauro e' stato eseguito dalla ditta Tissage di Firenze. Il Palazzo Reale di Torino e' riaperto al pubblico dal martedi' alla domenica, con un nuovo percorso di visita e un nuovo allestimento.
''La nostra intenzione - ha spiegato il direttore di Palazzo Reale Daniela Biancolini - e' presentare il Palazzo quale centro strategico di potere e forziere delle arti preziose. Nel centocinquantenario dell'Unita' i protagonisti non possono che essere i due sovrani artefici dell'epopea risorgimentale: Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II''.