Arriva la Biennale 2
Arte contemporanea, Torino come Venezia
06 luglio, 13:04(di Barbara Beccaria)
A Torino, ''la citta' che ha fatto di piu' per l'arte contemporanea in Italia'', secondo Vittorio Sgarbi, si terra' da settembre a novembre a Palazzo Esposizioni una grande mostra con 300 artisti italiani non presenti nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia, per diversi motivi, tra cui lo spazio. Sara' una sorta di Biennale2, secondo le intenzioni di Vittorio Sgarbi, che ha presentato il progetto a Torino a fianco degli assessori regionale e comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe e Michele Coppola.
Per Sgarbi, curatore di Venezia, e' il coronamento del suo progetto di creare una sorta di repertorio contemporaneo italiano ''al di la' delle mafie dei critici che si svegliano un mattino e ti segnalano un loro paladino mentre tutti gli altri devono restare fuori dalla mostre paludate come deficienti''.
La mostra dei 300 nuovi nomi siglati in qualche modo 'Biennale', un marchio, secondo Sgarbi ''importante e che puo' aiutare un artista nel suo percorso, e allora perche' non farlo'', e' da vedersi a fianco delle tante mostre regionali sempre promosse da Sgarbi e code della Biennale veneziana, che si sono inaugurate in questi giorni e che si inaugureranno nei prossimi. Per esempio oggi pomeriggio ad Aosta Sgarbi inaugura la Biennale Valle d'Aosta per poi correre a Torino, in serata per l'inaugurazione al Museo di Scienze Naturali, dopo polemiche e defezioni da parte di artisti che si sentivano sminuiti dalla compresenza con autori ''minori'', la Biennale Piemonte.
Tra Biennale vera, Biennale2 Torino e le varie mostre regionali si arriva ad un totale di circa 2.400 artisti, ovvero il ''repertorio'' dell'arte contemporanea italiana che tanto cercava Sgarbi. ''Ida Giannelli, curatrice del Padiglione Italia due anni fa - ha detto Sgarbi - fece la 'fatica' di scegliere due artisti, Penone e Vezzoli, io ne ho scelti 2.000, su segnalazione, da me richiesta, a 280 intellettuali e uomini di pensiero. Non per slancio iper democratico che non mi appartiene per carattere, ma perche' volevo davvero avere una fotografia di cos'e' l'arte contemporanea italiana oggi, quella vera, non quella dei critici e amici degli amici''.
Nella mostra a Torino Esposizioni l'apposito comitato scientifico in via di definizione e presieduto ovviamente da Sgarbi, ci saranno anche grandissimi artisti italiani non presenti a Venezia ''per il semplice motivo - ha detto Sgarbi - che non sono stati segnalati dagli intellettuali da me contattati'', oltre ad artisti sconosciuti ma ''straordinari''.
''Stiamo vivendo un momento epocale dell'arte - ha concluso - anche perche' i primi 10 anni dei vari secoli hanno segnato il passo dei secoli stessi, vedi l'inizio del 1300 con Giotto, del 1400 con Brunelleschi, 1500 con Michelangelo, 1600 con Caravaggio, 1700 con Tiepolo, 1800 con i romantici inglesi, 1900 con cubismo, futurismo e dadaismo. Ora tocca a noi, per favore non chiudiamoci in una stanza. E non si dica che io non amo l'arte contemporanea, e' solo che non credo ci sia solo la pur meritoria... Arte Povera alla quale, mi sembra, il Castello di Rivoli stia per altro dedicando un progetto speciale''.