"Siamo alla terza ondata pandemica e non abbiamo recuperato i ritardi nella programmazione": lo ha sottolineato Fabio Paparelli, consigliere regionale del Pd e portavoce delle opposizioni, intervenendo in Assemblea legislativa nel dibattito sull'emergenza sanitaria. "Siamo opposizione - ha aggiunto -, evidenziamo criticità e facciamo proposte per superare le criticità".
"Non va tutto bene - ha detto Paparelli -, non si è fatto tutto, prendiamone atto. Fare proposte è importante, mi aspetto che ci si misuri sulle proposte necessarie ad un cambio di passo auspicato anche da parte della stessa maggioranza. Non servono speculazioni ma chiedere agli altri, al governo, non è sufficiente, come superiamo le difficoltà, con quali aggiustamenti di percorso? Basta con l'autoreferenzialità e le chiusure, fino ad oggi non ha aiutato. E non è colpa delle varianti. E non si risolve mettendo bavaglio a qualche primario che denuncia la situazione. Interveniamo su tracciamenti da recuperare, separazione dei percorsi, monitoraggio delle Rsa, piano vaccinale, ristori, edilizia sanitaria".
I ricoveri aumentano e le terapie intensive sono piene. Siamo disponibili a dare una mano. La presidente ha dichiarato di voler assumere su di sé il piano vaccini, quindi non c’è fiducia nell’assessore. Sono state chieste assunzioni che sono arrivate, si poteva fare prima. Vogliamo misurarci nel merito delle proposte. Abbiamo bisogno di un’organizzazione più diffusa per i vaccini, manca una linea guida, non si può aggiungere una categoria la giorno fra quelle dimenticate, è sbagliato vaccinare prima gli 80enni e poi i 90enni, diciamolo che non ci sono i team vaccinali già pronti per andare a domicilio. Occorre incrementare i punti vaccinali. Evitiamo di strumentalizzare le visite dei ministri. Liberare presidi e spazi nella sanità pubblica per tornare a offrire prestazioni ospedaliere. Tutto il personale va impegnato nei tracciamenti. Ex Milizia: avremmo avuto un luogo accanto all’ospedale di Terni perfettamente idoneo e di grande aiuto, mentre i tendoni sono ancora inutilizzabili. Siamo arancione rinforzato, poi rosso a chiazze, se servono due settimane di lockdown, facciamolo. Andavano fatte tre cose: ristori, dobbiamo guardare alle categorie che le misure del governo non coprono, cultura, sport associazionismo, interveniamo per pagare gli affitti, servono almeno 10 milioni sulle piccole aziende per percorsi di innovazione, consulenze, ma Sviluppumbria è stata lottizzata e dovete ancora nominare il direttore. Investire sulla ricerca, come ha detto Draghi. Potenziare le politiche attive del lavoro, non privatizzare l’Arpa e i centri per l’impiego. Serve l’assegno di ricollocazione. Se agiamo in modo coraggioso, deciso e rapido ce la faremo, fino ad oggi queste qualità sono mancate”.
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