Preghiera nella
cattedrale di Spoleto "per implorare dal Dio della misericordia
la protezione e la liberazione da ogni male, in particolare per
invocare la fine della pandemia da Covid". Protagonista
l'arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza
episcopale umbra mons. Renato Boccardo.
Nell'omelia - della quale riferisce la diocesi - il presule ha
ricordato che "Gesù è colui che trasforma, che sa dare fiducia,
che manifesta un rispetto capace di abbracciare anche
l'imperfezione". "Non rifiuta nessuno - ha aggiunto -, accoglie
senza condizioni. Guardando a lui, alla sua croce, noi scopriamo
come si separa il bene dal male, come camminare nella verità.
Dinanzi alla sua croce - ha proseguito mons. Boccardo - tutte le
maschere cadono automaticamente, non ci possiamo più
nascondere".
"Preghiamo - ha detto ancora l'arcivescovo - per implorare la
difesa dal male: siamo grati alla ricerca degli scienziati e
alla medicina, ma vogliamo allo stesso tempo non dimenticare che
c'è un padre, Dio, che si prende cura dei suoi figli. E allora
bussiamo al suo cuore chiedendogli che ci liberi dalla pandemia
che attanaglia il mondo, ma anche della diffidenza, dalla paura
e dalla mancanza di fiducia; chiediamogli di accompagnare il
cammino dei ricercatori e degli scienziati, di illuminare i
governanti, di prendersi cura dei malati, di curare tutte le
ferite, di allontanare il male dal nostro cuore, di liberarci
dall'egoismo e dall'autosufficienza. A ciascuno di noi, infine,
è richiesto in questo tempo un supplemento di generosità e di
sapienza: questa - ha concluso mons. Boccardo - è la 'medicina'
da inventare ogni giorno nelle nostre case".
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