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Epidemiologi, indice Rt stimato in Umbria a 0,81

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Epidemiologi, indice Rt stimato in Umbria a 0,81

Per esperti "continua discesa curva epidemica"

PERUGIA, 26 marzo 2021, 12:29

Redazione ANSA

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L'Umbria ha un Rt per il Covid a 0,81, secondo la media mobile, mentre a livello nazionale è a 0,96. Lo hanno detto gli epidemiologi della Regione nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento sull'andamento della pandemia. "Questo fa ben sperare almeno per ridurre l'incidenza per 100 mila abitanti" ha detto Marco Cristofori.
    Gli epidemiologi hanno rilevato che "continua la discesa della curva epidemica, in contro tendenza con l'andamento nazionale".
    "Avendo anticipato le misure di restrizione nel momento in cui avevano una risalita dei casi - ha spiegato Critofori - abbiamo investito la tendenza e il picco continua a scendere. E non era scontato perché abbiamo nella seconda ondata una prevalenza altissima di varianti. L'ultima valutazione dell'Istituto superiore di sanità dà in Umbria il 51 per cento di prevalenza di quella inglese e del 36 % di quella brasiliana".
   

L’Umbria è una delle regioni, a livello nazionale, con la più bassa incidenza di casi Covid per 100 mila abitanti. Il dato, fissato a 137,68, nelle ultime ore ha registrato un ulteriore calo scendendo di altri dieci punti circa. Inoltre è una delle poche regioni, insieme a Sicilia e Sardegna, con percentuale di positività inferiore al 4% (3,1). Speculari alla discesa, anche se ancora lenta, della curva epidemica sono anche quelle degli attualmente positivi, dei ricoveri ordinari e delle terapie intensive, ed ora anche dei decessi. Anche qui in controtendenza con l’andamento nazionale, come hanno sottolineato Marco Cristofori e Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale, evidenziando i numeri più significativi dell’andamento della diffusione del coronavirus in Umbria nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento sull'andamento della pandemia. Tornando a soffermarsi sull’incidenza provinciale, Cristofori ha parlato di un "crollo" per Perugia, con 128,65. Quella di Terni (163,79), che si era mantenuta sempre su bassi livelli, dal 28 febbraio ha avuto una impennata “ma che è stata bloccata ed è tornata subito a scendere” ha spiegato l’epidemiologo. Analizzando la regione per distretti sanitari, l’unico con incidenza maggiore al limite dei 250 casi (251) è quello della Valnerina. Gli altri si stanno riposizionando tutti con valori sotto i 200: solo Spoleto è leggermente sopra (201). Sull’incidenza per fasce di età, in tutte i contagi continuano a scendere “con un crollo anche per quelle di età scolastica visto che eravamo arrivati anche a 400 casi”, come ha ricordato Cristofori.

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