Il questore della provincia di
Perugia ha ricevuto tutto il personale appartenente all'ufficio
sanitario della questura e dell'Istituto per sovrintendenti
della polizia di Stato di Spoleto, per "porgere loro i più
sentiti ringraziamenti per il servizio prestato in questo
periodo senza soluzione di continuità nel sottoporre a
vaccinazione anti Covid-19 tutto il personale della polizia di
Stato e dei vigili del fuoco della provincia".
"E' stata una circostanza in cui - ha sottolineato il questore -
l'amministrazione ha fornito una prova veramente straordinaria
di efficienza ma anche di grande solidarietà".
Sono terminate ieri pomeriggio tutte le vaccinazioni svolte nel
territorio della provincia, che erano state avviate il primo
marzo.
Due gli hotspot dedicati alla profilassi vaccinale. Il primo,
quello ubicato presso l'ufficio sanitario della questura di
Perugia diretto dal medico principale della polizia di Stato dr.
Francesco Lombardo, coadiuvato da tre infermieri della polizia,
mentre il secondo è stato quello realizzato presso l'ufficio
sanitario dell'Istituto per sovrintendenti, diretto dal medico
superiore Lucia Gargiulo coadiuvata da un infermiere della
stessa polizia.
Di particolare rilievo - spiega la questura - la "preziosissima
collaborazione del medico superiore in quiescenza della polizia
di Stato dottoressa Rosella Ferrovecchio che, nonostante la
cessazione dal servizio attivo nelle forze dell'ordine, ha
garantito totale disponibilità".
Si è impegnato in tal senso anche un poliziotto normalmente
adibito a servizi investigativi, ma in possesso della qualifica
di infermiere, mentre, tra le fila dell'hotspot all'Istituto per
sovrintendenti si è potuto contare su un frequentatore del corso
per vice ispettore tecnico presso l'Istituto per ispettori di
Nettuno.
In totale sono stati inoculate 1.103 unità vaccinali, 813 a
Perugia e 290 a Spoleto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA