Il vaccino AstraZeneca è "sicuro
in termini generali e capace di offrire un'ottima protezione dal
Covid". Lo ha sottolineato il professor Paolo Gresele, ordinario
di medicina Interna dell'Università di Perugia e presidente
della Società italiana per lo studio dell'emostasi e della
trombosi. Il quale fa anche parte del gruppo di lavoro ristretto
di esperti per la valutazione dei rischi da vaccini.
Rispondendo all'ANSA, il professor Gresele ha ricordato che
"per tutti i farmaci esiste il rischio di eventi avversi". "Per
i vaccini contro il Covid - ha aggiunto - si parla di
percentuali piccole, uno-due per cento tra tutti i soggetti
vaccinati, con reazioni prevalentemente lievi come febbre o
dolori muscolari e talvolta reazioni allergiche. Per AstraZeneca
questi eventi avversi sembrano non essere in alcun modo più
frequenti degli altri vaccini. Un dubbio importante però è
legato ad una manifestazione specifica, rara ma grave, come la
trombosi venosa cerebrale o viscerale, associata a
piastrinopenia ed emorragie, che è stata segnalata soprattutto
in giovani donne che avevano ricevuto questo specifico vaccino.
Nel comunicato rilasciato da Ema il 18 marzo erano stati
descritti una ventina di questi eventi su circa 20 milioni di
vaccinati, ed è difficile discriminare se si tratti di episodi
occasionali verificatisi casualmente dopo la somministrazione
del vaccino, visto che le trombosi venose cerebrali hanno una
normale incidenza nella popolazione generale, oppure se siano
stati provocati dal vaccino stesso".
Il professor Gresele evidenzia comunque che "le trombosi
possono verificarsi fino al 30-35 per cento dei pazienti con
malattia Covid e spesso rappresentano la causa finale di morte
per i pazienti". "Per questo - sottolinea - è fondamentale
prevenire la patologia e ricorrere il più possibile alle
vaccinazioni, naturalmente mantenendo un'attenta vigilanza sul
rapporto tra rischi e benefici".
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