L'Umbria è una delle regioni
"messe meglio" sia dal punto di vista dell'incidenza dei contagi
sia come indice Rt, secondo una analisi dell'associazione
italiana epidemiologia. Cosa che fa dire a Marco Cristofori del
Nucleo epidemiologico regionale che nel rapporto fra incidenza e
Rt "il dato dell'Umbria è il migliore dopo quello del Molise".
"Mantenendo queste condizioni, dal punto di vista di un
modello predittivo a 15 giorni - ha detto Cristofori durante
l'aggiornamento settimanale sull'andamento della diffusione del
coronavirus in Umbria - si prevede la discesa dell'incidenza
intorno ai 50 casi per 100 mila abitanti, che sarebbe il limite
del Governo per le zone bianche".
L'Umbria ha ricordato infatti l'epidemiologo "è nettamente
sotto 1", con l'indice Rt all'8 aprile che è sceso a 0,71.
L'incidenza per 100 mila abitanti come valore medio regionale
vede attualmente 110,09 casi: 115,66 per il perugino e 93,98 per
il ternano.
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