"Un'occasione mancata, tra
promesse e annunci che non si concretizzano": Fabio Paparelli,
consigliere regionale del Pd e portavoce delle opposizioni in
Assemblea legislativa ha parlato del Piano nazionale di ripresa
e resilienza. Lo ha fatto intervenendo nell'Aula di Palazzo
Cesaroni.
"Non esiste un Pnnr regionale - ha detto Paparelli -, ma ne
esiste uno nazionale che disegna le strategie per far ripartire
l'economia. Nel Pnnr nazionale c'è un'idea chiara di come dovrà
essere l'Italia: 5G, vera transizione ecologica, inclusione
sociale. Tutte direttrici per la ripresa e la resilienza che
l'Umbria non ha seguito. I presupposti finanziari che vengono
citati sono sballati. La ripartizione dei fondi, per l'Umbria,
sarà 1,5 - 1,6 percento, a differenza di quanto annunciato dalla
presidente. I progetti del Governo Draghi sono gli stessi
annunciati da Conte, dalla Orte-Civitavecchia (un progetto
laziale) alla E78. Mancano le politiche industriali e quelle di
inclusione sociale. Mancano strumenti per recuperare il gap di
produttività sul terziario avanzato. Anche il rapporto con
l'Università denota una visione particolaristica. Fin da maggio
2020 abbiamo proposto un grande percorso di partecipazione e
confronto con tutti gli attori regionali".
"L'Umbria - ha sottolineato ancora Paparelli - poteva essere
crocevia di una proposta per l'Italia mediana mentre ci siamo
limitati a redigere un elenco della spesa in cui abbiamo
inserito temi del tutto assenti dal Piano nazionale di
resilienza. Ad esempio - ha concluso - l'edilizia sanitaria non
è un capitolo del Recovery".
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