"Più di tre imprese umbre su
quattro operano all'interno di una delle filiere individuate dal
Ministero dello Sviluppo Economico, alcune più corte, di
territorio, altre più vaste e articolate. Si tratta, in Umbria
di 61.329 imprese attive che costituiscono il 77% del sistema
imprenditoriale regionale. Dunque nel nostro sistema economico
regionale lo strumento della filiera ha trovato terreno fertile,
visto che ad oggi, per numerosità delle imprese coinvolte,
superiamo di 2 punti la media nazionale e di 3 quella delle
altre regioni del Centro Italia". Lo rileva Giorgio Mencaroni,
presidente della Camera di commercio dell'Umbria in merito ai
dati di un'analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne su
dati Unioncamere/InfoCamere delle Camere di commercio.
Dall'analis - sottolinea una nota della Camera di commercio
dell'Umbria - emerge che le imprese che operano all'interno di
filiere siano più innovative, più aperte ai mercati stranieri e
più ottimiste sul futuro di quelle che lavorano in maniera
isolata.
Evidenzia il presidente Mencaroni: "Il 41% di imprese in filiera
prevede di recuperare i livelli produttivi pre-Covid già entro
quest'anno, contro il 36% delle altre aziende".
Una quota che sale al 45% per le imprese in filiera che hanno
investito nelle tecnologie 4.0 contro il 35% delle altre
digitalizzate. Innovazione e export sono tra le leve strategiche
su cui puntano per stare sul mercato. Il 62% delle imprese che
lavorano insieme ha fatto investimenti per innovare (contro il
38% delle altre) e il 22% esporta, con punte che arrivano al 30%
nelle filiere 4.0 (contro il 24% delle altre digitalizzate).
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