"Dall'ottimo lavoro dell'Isnart,
che rappresenta un primo step del progetto che ha l'obiettivo di
esaminare i fenomeni turistici e supportare quindi le imprese ad
orientarsi tra le numerose incertezze determinate dalla crisi
economica e sociale, emerge un quadro di grande interesse e
approfondito della filiera completa del turismo in Umbria, dalla
consistenza, alle caratteristiche, alle tipologie, all'andamento
complessivo con gli opportuni confronti, ai problemi in essere e
così via": a dirlo è il presidente della Camera di commercio
dell'Umbria, Giorgio Mencaroni. "Un quadro complesso, che cade
nel momento in cui il settore turistico affronta problemi
importanti, determinate da tutta una serie di fattori ben
illustrati nel Report" aggiunge.
"Intanto - afferma Mencaroni in una nota della Camera di
commercio -l'aumento dei costi, una serie di problematiche
legate alla gestione delle prenotazioni a fronte di possibili
disdette causa Covid-19, oltre alle politiche aggressive di
prezzo da parte delle piattaforme di prenotazione e acquisto,
hanno determinato nel 2021, per le imprese ricettive della
regione, un calo di ricavi e utili nonostante l'aumento delle
presenze turistiche. Segnalo inoltre le crescenti difficoltà a
reperire personale idoneo. Con il lockdown e le restrizioni
delle strutture ricettive, e più in generale turistiche, molti
giovani che prima erano attivi nel settore hanno infatti
cambiato lavoro ed è ora difficile riempire questi vuoti.
Comunque rimaniamo ottimisti sulle prospettive del turismo
umbro, in linea con quanto emerge dal Report, anche grazie alla
spinta promozionale della regione messa in atto".
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