"Esprimiamo soddisfazione
sull'intesa per istituire un tavolo tecnico chiamato a stabilire
dove dovrà sorgere la stazione MedioEtruria dell'Alta velocità":
lo sottolineano i presidenti delle Camere di commercio di
Perugia e Arezzo-Siena, Giorgio Mencaroni e Massimo Guasconi.
"Un atto importante, perfettamente in linea con quanto avevamo
chiesto, insieme alle associazioni di categoria, l'8 settembre
scorso, quando ribadimmo la necessità della realizzazione di una
nuova stazione sulla linea dell'Alta Velocità Milano-Salerno che
funga da volano economico per Toscana e Umbria e invitammo le
due Regioni ad attivare un rapido percorso di confronto con
Ministero e Rfi per l'individuazione tecnica della
localizzazione della stazione" aggiungono.
I due presidenti rilevano anche come nel protocollo "si tracci
una road map in cui vengono indicati anche i tempi: sei mesi per
decidere la localizzazione della stazione". "Nel protocollo -
sostengono - si prevede che, se il tempo che le due Regioni, Rfi
e Ministero si sono dati non dovesse bastare, è prevista una
proroga di altri sei mesi sulla base delle risultanze dei
lavori, ma ci auguriamo che la scadenza originaria venga
rispettata e come Camere di commercio siamo pronti, come al
solito, a dare tutto il nostro contributo".
Mencaroni e Guasconi ribadiscono che la stazione Media Etruria
rappresenta "un grande progetto di sviluppo economico per due
regioni e quattro province (Arezzo, Perugia, Siena e Terni),
risultando strategica per una macro-area con quasi un milione e
mezzo di abitanti, con più di 200 mila imprese, con oltre 600
mila occupati, connotata da una forte propensione turistica che
si concretizza in oltre 10 milioni di presenze annue". "Un
bacino di utenza - continuano - con caratteristiche simili a
quelle che hanno permesso la realizzazione della stazione di
'Reggio Emilia - Mediopadana AV' e che, con l'accesso all'Alta
velocità vedrebbe crescere ulteriormente opportunità di
investimenti e di lavoro, aumentando, ad esempio, con il
miglioramento dei tempi di percorrenza dai principali aeroporti
italiani, la già elevata propensione all'internazionalizzazione
o l'attrattività turistica".
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