Nell'ambito di un convegno su
"Violenza di genere e linguaggio giuridico", è stato presentato
nel capoluogo umbro, nella sede del dipartimento di
Giurisprudenza dell'Università degli studi, un documento
realizzato dal gruppo di lavoro organizzato sul tema dalla
Procura generale di Perugia.
Si tratta di un osservatorio sul linguaggio dei provvedimenti
giudiziari, promosso dal Procuratore generale e composto dai
Procuratori del distretto e dai loro delegati, "con l'obiettivo
principale della diffusione di un linguaggio giuridico, sia esso
utilizzato negli atti scritti, che nelle interlocuzioni orali,
nel corso del giudizio, nel corso delle audizioni dei testimoni
e con gli attori del processo, adeguato ed idoneo alla materia
trattata, privo di connotazioni sessiste, che eviti ogni orpello
inutilmente retorico, moralistico e moraleggiante; in
definitiva, un linguaggio assolutamente rispettoso dei soggetti
coinvolti nelle vicende processuali".
"L'esigenza di costituire un osservatorio, quale sede di analisi
dei provvedimenti giudiziari adottati e di promozione di prassi
virtuose e di regole condivise in ordine al linguaggio
processuale scritto e orale, trova fondamento - spiega la stessa
Procura generale - nell'obbligo costituzionale di motivazione
dei provvedimenti giurisdizionali".
Con particolare riferimento ai reati in materia di violenza di
genere, nel maggio 2021 la Cedu ha condannato l'Italia per
l'utilizzo di stereotipi sessisti nella motivazione di una
sentenza di
assoluzione per violenza sessuale di gruppo ai danni di una
ragazza, e ha ritenuto essenziale che l'Autorità giudiziaria
eviti di riprodurre stereotipi sessisti nelle decisioni,
minimizzi la violenza di genere ed esponga le donne a una
vittimizzazione secondaria utilizzando osservazioni
colpevolizzanti e moralizzatrici volte a scoraggiare la fiducia
delle vittime nella giustizia.
Perché l'Autorità giudiziaria non incorra in questi rischi
interpretativi è necessaria, pertanto, una formazione specifica,
costante e approfondita sulla materia. Il convegno si inserisce
nel contesto delle iniziative, a cui la Procura generale di
Perugia partecipa, della giornata internazionale contro la
violenza di genere.
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