(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 27 GEN - Sono state le immagini
riprese da una piccola telecamera che la vittima aveva con sé
per pubblicare poi vari contenuti sui social insieme ai
risultati dell'autopsia a far concludere che Davide Piampiano,
24 anni, non era morto per un incidente, una caduta, durante una
caccia al cinghiale nelle campagne di Assisi ma raggiunto da un
colpo di fucile di un altro dei partecipanti alla battuta. Ora
arrestato per omicidio volontario con dolo eventuale.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti l'uomo, accortosi di
quanto accaduto, avrebbe poi cercato di depistare le indagini
alterando lo stato dei luoghi, scaricando l'arma di Piampiano,
disfacendosi del proprio fucile e della propria giacca da caccia
e soprattutto omettendo di chiamare tempestivamente i soccorsi,
avvisati solo dopo vari minuti da un altro giovane che si
trovava a caccia e che nel frattempo era sopraggiunto.
In base a tale comportamento ritenuto omissivo è stato
ipotizzato a carico dell'autore dello sparo l'ipotesi di
omicidio. "Avendo egli con la sua scelta di non chiamare
immediatamente i soccorsi accertato il rischio che il soggetto
colpito potesse morire" hanno sottolineato gli inquirenti.
(ANSA).