(ANSA) - PERUGIA, 02 MAR - Evitare che il metadone possa
essere utilizzato per un uso diverso dal trattamento degli stati
di dipendenza, quindi non terapeutico, o che possa essere ceduto
dai pazienti in trattamento a terzi, provocandone gravi danni
alla salute: con questa finalità, su proposta dell'assessore
alla Salute, Luca Coletto, la Giunta regionale dell'Umbria ha
approvato un atto con il quale si impone la necessità di
potenziare l'azione di prevenzione e contenimento del rischio
clinico associato all'utilizzo dei farmaci oppioidi, anche
attraverso l'ampliamento dell'apertura dei Servizi per le
dipendenze nei giorni prefestivi e festivi, proprio per
garantire le attività di somministrazione di questi farmaci
direttamente negli ambulatori.
"Anche alla luce di recenti fatti di cronaca che hanno
coinvolto soggetti che avevano assunto un mix di metadone ed
altre sostanze - ha detto l'assessore, secondo quanto riferisce
una nota della Regione - abbiamo ritenuto opportuno che nei
giorni festivi e prefestivi, quindi sabato e domenica, sia
garantita la somministrazione dei farmaci oppioidi almeno in due
sedi Serd per ciascun territorio dell'Azienda sanitaria locale,
attraverso opportune soluzioni organizzative, incluso
l'eventuale ricorso alla pronta disponibilità e alla
telemedicina".
"Già con una delibera del 2020 - ha proseguito Coletto - sono
state fornite indicazioni per evitare i rischi associati alla
prescrizione e all'affidamento di farmaci oppioidi da parte dei
Servizi per le dipendenze delle Aziende Usl. Questi farmaci, la
cui efficacia nel trattamento del disturbo da uso di oppiacei è
universalmente riconosciuta dal mondo scientifico, sono infatti
ricompresi tra quelli ad 'alto rischio' o ad 'alto livello di
attenzione' visto che, potenzialmente, potrebbero generare
eventi avversi in corso di terapia, in particolare a causa di
episodi di diversione, ovvero cessione non autorizzata del
farmaco ad altri o vendita al mercato 'grigio', o di misuso,
ovvero uso improprio del farmaco per motivi o con modalità non
coerenti con le raccomandazioni sia mediche che legali".
"Attualmente questi medicinali - ha spiegato - prescritti dal
medico secondo un piano di trattamento individualizzato, sono
somministrati presso il servizio da un operatore sanitario,
oppure, come ha stabilito il decreto del ministro della Salute
il 16 novembre 2007, vengono affidati a determinate condizioni e
con periodicità definita all'utente, con la finalità di
agevolare l'aderenza al trattamento e facilitare, in particolare
per i pazienti stabilizzati, l'attività lavorativa, la gestione
delle necessità familiari, l'organizzazione del proprio tempo,
l'allontanamento dagli ambienti frequentati in precedenza e, nel
complesso, per promuovere maggiore responsabilità e autonomia.
Considerato però il riscontro di situazioni ad elevato rischio e
il ripetersi di eventi che hanno anche coinvolto soggetti non in
cura presso i Serd, la somministrazione ambulatoriale anche nei
giorni festivi e prefestivi, al momento rappresenta la migliore
soluzione". (ANSA).