I dem sono proiettati a mantenere il controllo della Camera mentre si affievoliscono le loro speranze di riconquistare il Senato, dove il Grand Old Party potrebbero boicottare un'eventuale presidenza di Joe Biden. Le chance di espugnare la camera alta del Congresso si sono ridotte fortemente dopo le vittorie di due senatori repubblicani che erano apparsi in difficoltà nei sondaggi. I democratici si sono infiammati dopo aver strappato due seggi in Colorado e in Arizona. Ma i rivali hanno risposto battendo un senatore dell'asinello in Alabama e mantenendo i seggi che sembravano minacciati, smentendo così le previsioni dei sondaggi di un effetto negativo di Donald Trump sui candidati più vulnerabili. Due grandi alleati del presidente sono stati riconfermati con relativa facilità: il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell nel suo Kentucky e il senatore della Carolina del sud Lindesy Graham. Poco dopo a raffreddare gli entusiasmi dem è arrivato il successo della senatrice dell'Iowa Joni Ernst, che era data in grande difficoltà. Un'altra vittoria contro i pronostici è stata quella del senatore della North Carolina Thom Tillis. L'ultima, infine, è la travagliata riconferma di Susan Collins nel Maine. Attualmente i repubblicani hanno una maggioranza di 53 seggi su 100, di cui 35 rinnovati in queste elezioni. I dem devono impossessarsi di quattro scranni per riprenderne il controllo, o di tre se Biden vince la Casa Bianca perché in tal caso la sua vice Kamala Harris farebbe da ago della bilancia in caso di un voto in pareggio 50 a 50. Al momento sono avanzati di una sola casella. Ora le loro speranze riposano nella Georgia, Stato conservatore che ha organizzato due elezioni. Nella prima il senatore repubblicano uscente, David Perdue, è in testa davanti al dem Jon Ossoff ma non è ancora stato dichiarato vincitore. Nella seconda il candidato dem Raphael Warnock si è aggiudicato il ballottaggio contro la senatrice Gop uscente Kelly Loeffler, ma bisognerà attendere il 5 gennaio. Se però Perdue trionfa, la sfida sarà inutile per i dem. Tutto facile invece per il partito dell'asinello alla Camera, che rinnova tutti i suoi 435 deputati. La speaker Nancy Pelosi si è detta "orgogliosa" della vittoria della sua maggioranza, anche se i numeri non sono ancora ufficiali. Ma avrà filo da torcere nella battaglia interna dopo l'agevole riconferma della giovane progressista Alexandria Ocasio-Cortez, icona dell'ala liberal, e della sua 'squad'.