La scienza di origine italiana torna in prima linea negli Usa nella lotta al Covid: se i nonni paterni di Anthony Fauci, l'ascoltato epidemiologo messo in panchina da Donald Trump, vengono da Sciacca, nella task force anti-Coronavirus annunciata oggi dal presidente eletto Joe Biden c'è Luciana Borio, esperta di biodifesa brasiliana di origini siciliane, che l'anno scorso ha lasciato il Consiglio per la Sicurezza Nazionale dopo la purga dell'unità per la risposta alle pandemie ordinata da Trump.
Una carriera dedicata alla prevenzione delle epidemie: la Borio, laureata in medicina alla George Washington University ed esperta di malattie infettive, continua a lavorare come medico negli ospedali della Johns Hopkins University. Lo scorso gennaio, quando la minaccia del Covid si profilava all'orizzonte ma non era ancora arrivata a investire in pieno gli Stati Uniti, aveva suonato l'allarme sul Wall Street Journal chiedendo test a tutto campo e un rafforzamento delle misure di emergenza negli ospedali: "Agiamo adesso per prevenire un'epidemia americana". La Borio era tornata a sollecitare misure più incisive anti-Covid a marzo, con gli Usa appena entrati in lockdown: "Possiamo ancora evitare di finire come l'Italia". Non è andata così.
Luciana Borio, che si fa chiamare Lu, è nata a Rio de Janeiro in una famiglia emigrata dalla Sicilia. Ha cominciato a lavorare nella pubblica amministrazione alla Fda, arrivando al posto di 'chief scientist'. All'agenzia Usa del farmaco è stata al centro delle strategie adottate nella risposta alla Sars, a Ebola e Zika. Dal 2017 al 2019 è stata la regista dell'unità per la risposta medica e biologica del National Security Council: unità poi smantellata da Trump. Da allora è passata al settore privato.