Il pm Eugenia Menichetti ha chiesto il rinvio a giudizio dei sei istruttori Cai accusati di disastro e omicidio colposi per la valanga che il 7 aprile 2018, sul Colle di Chamolé, vicino a Pila, uccise due scialpinisti - Roberto Bucci, 28 anni di Faenza, e Carlo Dall'Osso (52), istruttore Cai di Imola - durante un'escursione programmata del corso avanzato di scialpinismo della scuola Cai 'Pietramora' (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini). L'udienza il 23 ottobre. Si tratta di Vittorio Lega (48), di Imola (Bologna) - istruttore nazionale Cai di sci alpinismo di Faenza e direttore del corso - Leopoldo Grilli (44), di Imola, Alberto Assirelli (50), di Ravenna, Paola Marabini (57), di Faenza (Ravenna), Giacomo Lippera (46), di Chiaravalle (Ancona), e Matteo Manuelli (43), di Imola, questi ultimi due travolti e feriti. L'attraversamento del colle fu per la procura "commesso con negligenza, imprudenza e imperizia" a causa "della presenza di pendii esposti al rischio valanghe".
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