Si è chiusa l'udienza preliminare seguita all'inchiesta su presunti episodi di spaccio di stupefacenti, anche a minori, uso di denaro falso e indebiti prelievi bancomat che ruotano attorno a un alloggio di via Trottechien, ad Aosta. I fatti tra il settembre 2016 e il gennaio 2019.
Pietro Manca, condannato dal gup di Aosta a tre anni di reclusione e a 3.000 euro di multa in abbreviato, era accusato di agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti, anche nei confronti di minorenni, all'interno della propria casa, che secondo la procura era diventata adibita a "luogo di convegno abituale" di consumo. Giorgia Mauro ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione. Era accusata di aver ceduto e procurato hashish, marijuana e cocaina a diversi giovani che frequentavano la casa di Manca in concorso con Ziad Shaker. Quest'ultimo, rinviato a giudizio (l'udienza è fissata il 26 febbraio 2020), è anche accusato di aver acquistato da falsari carta moneta contraffatta e di averla spesa; stessa accusa rivolta a Roberto Recrosio (condannato in abbreviato a due anni sei mesi e 1.000 euro) e Roberto Cristini (ha patteggiato un anno e quattro mesi 20 giorni di reclusione e 300 euro di multa) che erano anche imputati per una tentata truffa, l'acquisto di un computer usato da 700 euro impiegando banconote false da 50 euro.
Recrosio era inoltre accusato di una truffa analoga (l'acquisto di un computer da 450 euro con denaro falso) e di indebito utilizzo di una carta di pagamento non sua (due acquisti per 1.600 euro complessivi, in una boutique aostana e in un magazzino di elettronica a Saint-Christophe). Analoga accusa viene rivolta a Recrosio stesso e a Said Es El Mansouri (che è stato rinviato a giudizio) per due prelievi a uno sportello Atm da 390 euro complessivi. Le indagini di questura, carabinieri e polizia postale sono state coordinate dal pm Carlo Introvigne.
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